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Sì al salva-Stati. M5S perde pezzi e spuntano i moderati per Salvini

Sul Mes il Movimento Cinque Stelle perde pezzi. Di Maio attacca Salvini

Alberto Di Majo
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Il Mes fa perdere pezzi al MoVimento 5 Stelle. Sono quattro i senatori grillini che ieri non hanno votato a favore della risoluzione della maggioranza sul trattato europeo: Ugo Grassi, Stefano Lucidi, Gianluigi Paragone e Francesco Urraro. I primi due potrebbero approdare presto alla Lega. Il capo politico e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, accusa il leader del Carroccio: «È la dimostrazione del fatto che quando Matteo Salvini ha capito che questo governo va avanti, vuole fare le riforme e vuole cambiare questo Paese, ha deciso di aprire il mercato delle vacche. Mi auguro che a questo mercato non partecipi nessuno, ma è evidente che dalla Lega stiamo vedendo quello che provava a fare Berlusconi ai tempi di De Gregorio». Poi ha concluso: «Mi auguro che se ci dovessero essere gli estremi, le autorità giudiziarie possano verificare il tutto». Accuse a cui Salvini ha replicato tempestivamente: «Qualcuno parla del mercato delle vacche...Io non ho cambiato idea sul Mes, viva la coerenza e viva l'Italia!». E se i 5 Stelle restano in fibrillazione, qualcosa si muove anche dalle parti dei centristi. Il tentativo di alcuni parlamentari è costruire un nuovo gruppo (e partito) moderato vicino a Salvini. Un soggetto politico diverso da Forza Italia, dunque senza Berlusconi, che possa accogliere i delusi del partito del Cavaliere che non vogliono (o non possono) passare alla Lega. E, oltre a loro, gli esponenti di «Cambiamo!» (il movimento del governatore Toti), e quelli che vorrebbero dialogare con Italia Viva di Matteo Renzi. Un gruppo guidato, magari, dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, sempre più in difficoltà in Forza Italia. Al Senato il gruppo si formerebbe avvalendosi del simbolo di «Idea», guidata da Gaetano Quagliariello. Tra i più attivi c'è il senatore «totiano» Paolo Romani che ha confidato all'Adnkronos «Il gruppo al Senato è già pronto e potrebbe partire a breve, il problema è alla Camera, ma ci stiamo lavorando». Nei giorni scorsi se ne è parlato a una cena organizzata dalla Polverini in cui si è costruito uno schema politico che punta a «coprire» a sinistra e al centro Salvini. Porte aperte anche all'Udc di Lorenzo Cesa e alla Dca di Gianfranco Rotondi.

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