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Sul Mes Giorgia Meloni asfalta Conte. Cosa dice ai grillini

Carlo Antini
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Scontro verbale in aula, alla Camera, tra Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Dopo le comunicazioni sul Mes del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre, il primo a prendere la parola nel dibattito è stato il cinquestelle Filippo Scerra, che ha scatenato le proteste di Federico Mollicone, richiamato formalmente dal presidente dell'Assemblea, Roberto Fico, e del presidente di FdI Giorgia Meloni, anche lei richiamata dalla terza carica dello Stato.  Per approfondire leggi anche: MES, CONTE: "ITALIA NON HA NULLA DA TEMERE" Poi quando ha preso la parola, la Meloni si è scagliata contro le modalità del fondo Salva Stati. «State molto attenti quando parlate di Fratelli d'Italia. Noi per salvare la faccia abbiamo lasciato un partito, rischiando di non essere eletti. Noi abbiamo votato contro il fondo salva stati...Quindi, state molto attenti quando parlate di noi. Noi siamo quelli che voi non avete saputo essere». Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, nel suo intervento in aula sulle risoluzioni alle comunicazioni del premier Giuseppe Conte sul Consiglio Ue. «Ho dichiarato nei giorni scorsi che il M5S avrebbe fatto finta di avere ottenuto qualcosa prima di cedere sul Mes e così è andata. Ma nel programma del M5S c'era addirittura l'uscita dell'Italia dal Mes, dunque tornare a prima del 2012. Il problema della logica di pacchetto è che a noi si chiede oggi di firmare il testo del fondo salva-Stati ma ci sono altre due questioni aperte: la vigilanza unica e la garanzia dei depositi. Il punto è come si chiude: l'Italia dovrebbe puntare i piedi e chiedere di firmare tutti e tre i testi insieme. Quando non avremo più l'arma della sottoscrizione del Mes ci faranno a pezzi».

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