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La paura del voto fa trovare l'accordo sulla manovra

L'annuncio del ministro d'Incà: "Tutto risolto". Nelle ore precedenti Renzi era tornato a minacciare la crisi

Carlantonio Solimene
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La maggioranza trova l'accordo su tutti i punti di attrito nel vertice di Palazzo Chigi. È quanto si apprende da fonti di maggioranza, che spiegano come Pd, M5S, Italia viva e Leu abbiamo trovato una mediazione sui nodi della manovra irrisolti: Plastic tax e sugar tax su tutte. A spiegare i termini dell'intesa dovrebbero essere i protagonisti della trattativa in una conferenza stampa. A confermare l'accordo è stato anche il ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D'Incà. Per approfondire leggi anche: Lite continua sulle tasse. Per abbassarle imposte sui giochi Determinante, di fatto, è stato il terrore che l'ennesimo tira e molla potesse stavolta veramente portare alla crisi di governo e di conseguenza al ritorno anticipato alle urne. Emblematiche, da questo punto di vista erano state le parole di Matteo Renzi in mattinata, che aveva detto: "Io non vorrei andare al voto, ma se ci costringono...". Una frase alla quale aveva replicato il vicesegretario del Pd Andrea Orlando: "Nessuno ha paura di andare a votare. Ma bisogna capire se è la cosa migliore per l'Italia".

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