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Sì o no alla tassa su colf e badanti?

D'autunno due argomenti la fanno da padrone: l'arrivo dei primi freddi e l'aumento delle tasse. Fateci caso, ogni anno in Italia a ottobre, tra sorprese meteo e imposte da pagare, gli italiani fanno i conti con il cambio di stagione. Sul meteo, il Governo, non può farci nulla. Sulle tasse sì: può infatti non metterle o addirittura potrebbe ridurre le tasse che già ci sono. Un sogno, ovviamente. Da giorni infatti, con il Governo rossogiallo impegnato a trovare i soldi per la manovra, è tutto un discutere di nuovi balzelli: rimodulare l'IVA (poi il premier Giuseppe Conte ha detto no, l'IVA non si aumenta), mettere la patrimoniale (anche qui Conte ha detto stop) e adesso la tassa sulle colf o badanti che, in un Paese anziano come il nostro, significherebbe tassare un sacco di gente. Ma cos'è la tassa sulle colf? Si tratterebbe di trasformare i nuclei familiari in sostituti di imposta nel caso abbiano alle proprie dipendenze lavoratori domestici come colf e badanti. Questo vorrebbe dire che a fronte del pagamento della prestazione, una quota dovrebbe essere trattenuta e versata direttamente al Fisco. Una quota che adesso va direttamente alla colf dipendente che poi provvede a versare le sue tasse. Ma perché le famiglie italiane dovrebbero diventare, gratis, sostituti d'imposta per lo Stato nel caso delle loro colf e badanti, persone con cui convivono ogni giorno? La domanda è per voi lettori: siete favorevoli o contrari alla tassa sulle colf e badanti?

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