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Ora Salvini attacca il reddito di cittadinanza

Salvini incontra le parti sociali al Viminale

Il leader della Lega apre un nuovo fronte con i Cinquestelle: "Ho tanti dubbi sull'efficacia dello strumento"

Carlantonio Solimene
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Matteo Salvini apre un nuovo fronte nel governo. E affronta un tema che rischia di avvelenare pesantemente il clima con gli "alleati" del MoVimento 5 Stelle. "Ho mille dubbi sul reddito di cittadinanza, speriamo possa creare lavoro" dice il vicepremier, intervistato da Radio 24. E torna sul concetto qualche ora più tardi, a margine del tavolo organizzato al Viminale con le associazioni sindacali in vista della manovra economica. "In tanti nel corso dell'incontro hanno sottolineato la mancanza di mano d'opera qualificata, che in alcuni casi e' stata attribuita all'inserimento del reddito di cittadinanza perché dicono sarebbe più comodo non fare che fare". Parole destinate a far rumore, anche perché arrivano in un momento molto delicato, nel quale i rapporti in maggioranza sono già ai minimi termini. E si affiancano ad altri temi piuttosto divisivi. Alla vigilia del decisivo voto sulle mozioni pro e anti Tav, infatti, a contrapporre Lega e Cinquestelle ci sono anche le misure da inserire eventualmente nella legge di bilancio. E se Di Maio spinge per l'inserimento del salario minimo da accompagnare con un taglio del cuneo fiscale per non far pesare troppo sulle aziende il provvedimento, il leader della Lega rimarca invece l'importanza di potenziare ulteriormente la Flat tax solo accennata nel 2018 per le partite Iva e di rilanciare gli investimenti: "Il salario minimo proposto dal M5s? Prima viene il taglio delle tasse. Prima di redistribuire bisogna crearla la ricchezza".

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