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Salvini affossa Conte: le sue parole? Mi interessano meno di zero

Il vicepremier leghista sulla mozione di sfiducia Pd: da ridere

Davide Di Santo
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"Mi interessano meno di zero". Il vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a "Radio anch'io" su Radio Rai ha risposto ad una domanda sulle parole pronunciate ieri dal premier Giuseppe Conte. "Io finché posso far le cose sto al governo" aggiunge Salvini. "Mi è sembrato strano che il presidente del Consiglio, senza che nessuno glielo avesse chiesto, sia andato in aula dicendo: se mi toglieranno la fiducia tornerò in quest'aula a cercare la fiducia...come se ci fosse la necessità di cercare degli Scilipoti di turno per non andare a casa. Non è un problema che mi tocca, io finché posso fare le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose.....", continua Salvini sul passaggio dell'intervento di Conte in cui il premier si è detto pronto a tornare in Aula "se matureranno le condizioni per la cessazione dell'incarico". Durante l'informativa al Senato sul 'Russiagate' "Conte ha detto quello che già sapevo. So perfettamente perché sono andato in Russia, chi ho incontrato, che non ho mai visto né chiesto soldi. Poi sentirsi accusare in Aula di altro tradimento o di essere al servizio di Putin fa ridere. La mozione di sfiducia del Pd fa ridere. Io vado a rispondere su elementi concreti e reali. La presunta accusa parla di 3 milioni di tonnellate di gasolio che è più della quantità di quello che Eni importa in Italia. È chiaro che siamo su Scherzi a parte", dice il vicepremier in un'intervista rilasciata a 'Il Sole 24 Ore'. Sull'ipotesi che il M5S possa far mancare i propri voti sul decreto sicurezza bis innescando una potenziale crisi, il ministro dell'Interno aggiunge: "Ma non ci voglio neanche pensare. Ci sono soldi per i poliziotti e i vigili del fuoco, e per ripicca politica uno li bloccherebbe? Altro che crisi, mi sembrerebbe demenziale".

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