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Assolto il viceministro Garavaglia: non ha commesso il fatto

Il viceministro Garavaglia

Il leghista esulta: "La verità rende liberi"

Dario Martini
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"La verità rende liberi. Sono contento che alla fine tutto sia andato per il meglio. Non è stato un periodo semplice però va bene anche così": così il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia, assolto per non aver commesso il fatto nel processo in cui era imputato per turbativa d'asta, in merito a una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014, quando era assessore all'Economia della Regione Lombardia. Un problema in meno, quindi, per il governo. I 5 Stelle, infatti, nei giorni scorsi avevano avvertito che in caso di condanna il viceministro avrebbe dovuto subito dimettersi. L'assoluzione conferma il punto di vista del segretario della Lega Matteo Salvini, il quale aveva definito ridicole le accuse nei confronti di Garavaglia. "Sono felicissimo per lui, hanno capito che è una persona per bene che non ha commesso nessun reato. Sono molto soddisfatto, forse non avrebbbe neppure dovuto affrontare il processo", è stato il commento del suo difensore, l'avvocato Jacopo Pensa. "La telefonata di segnalazione" con cui Garavaglia ha sottoposto il problema della gara per il trasporto dei malati di dialisi a Mario Mantovani, che all'epoca era assessore alla Sanità del Pirellone "non è sufficiente a concorrere in un reato - ha aggiunto il legale - . Secondo noi non c'era neppure il reato in sé, i giudici hanno ritenuto che qualcuno lo avesse commesso. Garavaglia era sereno, era ottimista, io non sono mai tanto ottimista in questi ambienti. É stato un processo inutile - ha concluso l'avvocato Pensa - perché poteva anche non essere fatto. Una vicenda che per lui è stata molto dura da affrontare". L'ex assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, invece è stato condannato a 5 anni e 6 mesi dal tribunale di Milano nell'ambito dello stesso processo in cui era imputato di corruzione, concussione e turbativa d'asta. La corte, presieduta ha ritenuto Mantovani colpevole di tutti i reati. 

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