Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Macron gela Conte sulla revisione della Tav"Rivedere l'opera? Non ho tempo da perdere"

Carlantonio Solimene
  • a
  • a
  • a

Fumata nera sulla Tav dopo il bilaterale a Bruxelles tra il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Ai tentativi di Conte di ridiscutere il progetto, per rivederne tanto il tragitto che l'eventuale ripartizione delle spese, Macron ha replicato ricordando gli impegni già presi tra i due Stati e con l'Unione Europea, ribadendo che le perplessità sono "un problema italo-italiano" e chiudendo con un secco "non ho tempo da perdere, per la Francia il progetto va avanti". In realtà Macron era stato esplicito già prima dell'incontro: "La Francia ha sempre la stessa posizione, è un problema italo-italiano. Credo che i temi europei siano sufficientemente importanti, quando si porta un tema nazionale o domestico in Europa, si perde tempo e io non ne ho troppo da perdere". Al termine del vertice, invece, Conte ha provato a mostrarsi più possibilista: "Sulla Tav Torino-Lione, con il presidente francese Emmanuel Macron abbiamo condiviso un metodo. Affideremo ai nostri ministri competenti, Danilo Toninelli e la ministra Elisabeth Borne, il compito di analizzare e condividere i risultati dell'analisi costi- benefici e su quella base aprire una discussione. È una discussione aperta". Peccato che a stretto giro sia arrivata una doccia fredda dall'Eliseo: "L'incontro tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non è stato un momento né di negoziati né di decisioni sulla Tav Torino-Lione" hanno fatto sapere dall'entourage del presidente francese. Le opposizioni ne hanno approfittato naturalmente per attaccare l'Eliseo: "La Francia, dopo l'avvio dei bandi, va avanti sulla Tav. Ma Conte stamani l'aveva raccontata diversamente, aveva sostenuto di 'aver condiviso con il presidente francese un metodo e che sarebbero stati informati i rispettivi ministri delle Infrastrutture affinché potessero approfondire l'analisi costi-benefici e su quella base aprire una discussione sull'opera'. A questo punto Conte ha l'obbligo di fare chiarezza perché la precisazione dell'Eliseo suona come smentita delle sue parole. Non è possibile ci siano versioni così contrastanti: se l'Eliseo afferma che la Francia va avanti sulla Tav, Conte non può dire di aver aperto un tavolo per ridiscutere l'opera e i costi-benefici. Lo aspettiamo in Parlamento per chiarire le sue disinvolte e poco veritiere dichiarazioni rilasciate a Bruxelles" ha detto Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.

Dai blog