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Il centrodestra sfonda in Sardegna. Vince Solinas, flop M5S

Silvia Sfregola
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Lo scrutinio si trascina a rilento ma i risultati delle elezioni regionali in Sardegna sono ormai chiari e aprono una questione dentro il Movimento cinque stelle. Ma anche nel centrodestra, con i ripetuti appelli di Forza Italia alla Lega a staccare la spina del governo giallo-verde. E, infine, anche nel centrosinistra dove si discute sulla formula del vecchio Ulivo apparsa valida, se non vincente, sia in Abruzzo che in Sardegna. Quando sono state scrutinate 1.401 sezioni su 1.840 Christian Solinas, candidato del centrodestra, è, con il 48% dei voti, a un passo dal diventare governatore della Sardegna. Massimo Zedda, per il centrosinistra, arriva al 32,9%, Francesco Desogus all'11%. "Non appena ci sarà stato l'insediamento sarà mia cura convocare tutte le parti per affrontare col governo la questione della filiera del latte per una soluzione di sistema - ha detto Solinas in diretta a Sky Tg24 -. In questi cinque anni si dovrà vedere un impegno importante per restituire certezze anche sul rapporto tra urbanistica, ambiente e paesaggio. Tutela paesaggistica e ambientale è un valore, non una religione di dogmi inspiegabili. Vogliamo buonsenso". Nel centrodestra la Lega si conferma il primo partito con l'11,6% (sorpassando Forza Italia che è all'8,1%), mentre ottiene un risultato importante anche l'Udc che supera il 4% dei consensi. Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini esulta osservando che nelle ultime consultazioni la Lega "ha battuto il Pd 6 a zero" e ribadisce che "non è a rischio l'alleanza di governo". Il Movimento cinque stelle passa dal 42% delle elezioni politiche di un anno fa a poco più dell'11%. Da parte sua Francesco Desogus, candidato Cinquestelle, ha spiegato che "noi avevamo solo un movimento politico che portava avanti un programma, gli altri si sono inventati tante liste e listine: loro avevano 11 in campo contro un solo portiere dall'altra parte". Sia Luigi Di Maio che lo stesso premier Giuseppe Conte assicurano che non ci saranno conseguenze sul governo. Massimo Zedda, candidato del centrosinistra, rivendica in conferenza stampa il lavoro fatto, quel secondo posto che solo pochi mesi fa sembrava impossibile perché, ha spiegato, "a ottobre rischiavamo il quarto o il terzo posto". "Siamo riusciti non solo a giocare la partita - ha osservato Zedda - ma anche a ottenere il risultato del secondo posto che ha provocato l'apertura di una questione dentro il movimento Cinquestelle".

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