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Caso Diciotti: anche Conte, Di Maio e Toninelli potrebbero essere indagati

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Salvini: "Sono tranquillo, ho agito per il bene degli italiani"

Davide Di Santo
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La Procura di Catania sta valutando l'iscrizione nel registro degli indagati del premier Giuseppe Conte e dei ministri Danilo Toninelli e Luigi Di Maio nell'ambito dell'inchiesta su caso Diciotti. Secondo ambienti giudiziari, l'iscrizione nel registro indagati dei tre esponenti del governo gialloverde sarebbe un atto dovuto. Poi, il fascicolo sarà inviato al tribunale dei ministri che dovrà valutare se archiviare o procedere contro Conte, Di Maio e Toninelli. Intanto sono arrivati alla Procura di Catania gli atti firmati da Conte e dai ministri Di Maio e Danilo Toninelli, allegati alla memoria del ministro dell'Interno Matteo Salvini sotto esame della Giunta per le immunità del Senato sul caso dello sbarco negato alla nave con migranti a bordo. Atti trasmessi dalla presidenza di Palazzo Madama,  si apprende dalla Procura che è titolare dell'inchiesta, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro. La Procura aprirà un fascicolo sulla trasmissione, dalla presidenza del Senato, degli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. L'apertura del fascicolo è un atto dovuto. Qual è lo scenario giudiziario che si apre? Come conseguenza dovuta, è la possibile iscrizione nel registro degli indagati dei tre esponenti del Governo e la successiva valutazione della magistratura della loro posizione. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha già chiesto l'archiviazione dell'inchiesta aperta nei confronti del ministro Salvini ritenendo che il ritardato sbarco dei migranti dalla nave era "giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale". Tesi non condivisa dal Tribunale per i ministri che ha chiesto l'autorizzazione a procedere. Lo stesso collegio sarebbe chiamato a decidere sull'eventuale richiesta della Procura per Conte, Di Maio e Toninelli. Intanto Salvini ostenta sicurezza: "Voto in giunta e processo? Sono tranquillissimo, gli italiani sanno che ho agito per il loro bene e la loro sicurezza". Sul referendum dei 5stelle a parlare è il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio: "Non temiamo il voto online del M5s sul caso Diciotti e la piattaforma Rousseau non mette a rischio il governo che è stabile e sta lavorando bene. Son cose assolutamente diverse e aspettiamo il voto in Parlamento".

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