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"Resta tutto così". Salvini esclude il rimpasto dopo l'Abruzzo ma...

Davide Di Santo
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Cresce la Lega, che vince con il centrodestra unito, cala il M5s, ma il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini assicurano: per il governo non cambierà nulla. I dati definitivi del voto in Abruzzo offrono una fotografia che modifica i rapporti di forza della coalizione al governo nazionale: il centrodestra vince con il 48,03% e la Lega si attesta al 27,54%, il M5s raggiunge solo il 19,7%, il centrosinistra ottiene il 31,28% ma il Pd da solo è all'11,13%. Il leader leghista, che in Abruzzo ha vinto con il centrodestra ma a Roma governa con il M5s, tranquillizza gli alleati pentastellati: "non penso abbiano qualcosa da temere". Ma intanto esulta e ringrazia l'Abruzzo dichiarando "siamo più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche". Anche Giorgia Meloni festeggia: "Giornata storica per Fratelli d'Italia, il centrodestra modello vincente". E il nuovo governatore promette alla sua regione: "Adesso la ricostruzione è la mia priorità". "Il dato mi sembra abbastanza chiaro, ma questo non cambia nulla per il governo centrale. Continuiamo a lavorare, non cambia nulla" continua a ripetere il presidente del Consiglio in visita a Campobasso mentre il ministro dell'Interno precisa di voler proseguire l'esperienza di governo giallo-verde fino a scadenza naturale: "Non chiediamo rimpasti, non vogliamo ministri. Abbiamo bene in testa la tabella di marcia dei prossimi quattro anni". Dunque nessuna crisi di governo alle viste, anche se i rapporti interni potrebbero essere influenzati, ma tutti riconducono il voto di ieri a un test locale. E Salvini già guarda al prossimo futuro, alle elezioni europee, che saranno quello sì "un voto politico". Ma il risultato lascia l'amaro in bocca ai Cinquestelle. Danilo Toninelli lo dice chiaro e tondo: "Certamente c'e' un po' di delusione perché se avessimo vinto avremmo dato una enorme mano a quella popolazione". La sua per ora è l'unica voce ufficiale del Movimento, che sta ancora riflettendo sui dati e sul da farsi. Emerge qualche malumore e qualcuno chiede una piccola "autocritica" su tempi e temi di alcune politiche di governo e si guarda alle elezioni europee come prossima tappa cruciale. In serata potrebbe tenersi un vertice tra Conte, Salvini e Di Maio, per fare il punto sulla situazione e su alcuni nodi aperti, dalle nomine in Bankitalia e Inps, al voto sul caso Diciotti, dal dl Carige ai rapporti con Venezuela e Francia. Intanto anche a sinistra si valuta il dato dell'Abruzzo, e si nota che il Pd cala ma il centrosinistra unito recupera bene rispetto al voto delle elezioni politiche, pur perdendo la guida della regione.

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