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Freccero fa fuori Luca e Paolo. Il Pd insorge: epurazione

Il direttore di Rai2 richiama Luttazzi ma declassa i comici che imitano Toninelli

Daniele Di Mario
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Il Partito democratico insorge contro il nuovo corso imposto da Carlo Freccero a Rai 2: l'annunciata cancellazione della trasmissione di Luca e Paolo (i due comici protagonisti anche dell'imitazione del ministro dei Trasporti M5S Danilo Toninelli) è stata la scintilla che ha dato fuoco alle polveri e sulla vicenda interviene anche il senatore Francesco Verducci, membro della Vigilanza Rai ed esperto di comunicazione del Pd. «A leggere non solo i report della conferenza di ieri, ma anche le parole dell'intervista di oggi, la prima cosa che colpisce e genere inquietudine è che Carlo Freccero si erge a ideologo del sovranismo e non direttore di rete del servizio pubblico», spiega Verducci.«Ieri e oggi Freccero si è mostrato come il cantore del nuovo regime, con un programma che rischia di fare diventare la rete una sorta di Minculpop del sovranismo». E se da una parte viene annunciato il ritorno di Daniele Luttazzi, dall'altra «è significativo che si parta dalla cancellazione della trasmissione di Luca e Paolo, altro che liberare la satira. Comincia colpendo un programma di satira tra i più intelligenti e la cosa somiglia ad un espediente per zittire le voci che fanno satira in maniera libera», aggiunge Verducci: «Tutte le sue dichiarazioni sono un distillato di ideologia sovranista pericoloso. allarmante, preoccupante». C'è poi l'aspetto che riguarda l'informazione vera e propria. Perché se il «cantore del nuovo sovranismo», come lo chiama Verducci, applicherà gli schemi che governano la comunicazione del M5s, stando a quanto denuncia il Partito Democratico, allora «c'è il rischio che si vogliano sdoganare le fake news con la scusa del politicamente corretto e questo sarebbe il contrario della missione del servizio pubblico». Eppure il direttore di Rai 2 ha una storia che affonda le proprie radici nella sinistra e che lo ha visto opporsi a reiterati tentativi di mettere le briglie al servizio pubblico: «Freccero ha una storia politica rispettabile come quelle di molti altri. Da qualche anno si è avvicinato al M5Se. Riconosco che si tratta di uno di quelli che hanno saputo reinventare la televisione in Italia. La sua esperienza è incontestabile, ma oggi è direttore di rete e in quanto tale ha un mandato da rispettare e al primo posto in questo mandato c'è il pluralismo. Non può trasformare la rete in un house organ del nuovo sovranismo. Noi ci batteremo contro ogni tipo di censura e spero che Rai 2 possa rimanere una rete plurale e libera», conclude Verducci. Contro Freccero e contro l'epurazione di Luca e Paolo anche i parlamentari Dem Andrea Romano e Salvatore Margiotta. E i diretti interessati? «Io e Paolo epurati? Parlare di epurazione mi pare esagerato perché siamo ancora su Rai2 con "Quelli che il calcio". Ma certo ci chiediamo il perché della chiusura di una striscia quotidiana con ascolti in salita e non in discesa», commenta Paolo Kessisoglu, che con Luca Bizzarri forma il celeberrimo duo comico Luca & Paolo.  «Intanto non siamo stati epurati perché siamo ancora lì. Non so dire molto di più. Per ora noi sappiamo che il programma è stato sospeso. Non userei il termine epurazione perché sono cose che possono capitare», aggiunge Paolo.

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