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Di Maio difende Tria: "No dimissioni". Ma il ministro diserta il cdm

Ancora tensioni sull'ecotassa per le auto

Silvia Sfregola
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Nel governo gialloverde le spaccature e le differenze di vedute restano su diversi punti, nonostante il susseguirsi di vertici e incontri, mentre il ministro dell'Economia Giovanni Tria sembra sempre più in difficoltà. L'interessato ha smentito le - ennesime -  voci di sue dimissioni rilanciate dai giornali. Anche dal M5s, con cui negli scorsi mesi c'è stato più di un attrito, si è levata in sua difesa la voce del leader Luigi Di Maio che ha smentito l'esistenza di un "caso Tria". "I rapporti ottimi, sta facendo un ottimo lavoro nel lavoro di mediazione con l'Ue. Smentisco questa voce di dimissioni, squadra che vince non si cambia". Ma come giovedì è stata notata l'assenza del titolare dei conti pubblici nel vertice di palazzo Chigi con premier e vicepremier, venerdì, mentre si votava la fiducia alla manovra e il Cdm si riuniva per approvare la nota di variazione, non è passata inosservata la sedia vuota del ministro, primo firmatario della manovra, che ha scelto invece di partecipare alla prima della Scala a Milano. La partita dei numeri - e politica - si giocherà la prossima settimana al Senato, quando sono attesi gli emendamenti sul superamento della Fornero e sul reddito di cittadinanza: probabilmente, alla ricerca di risorse per venire incontro alle richieste dell'Ue, verranno riviste le coperture, rispettivamente 6,7 miliardi e 9 miliardi. 

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