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Juncker torna all'attacco: Italia non rispetta gli impegni. Ira Lega-M5s: basta insulti

Davide Di Santo
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L'Italia ha goduto di un ampio margine di flessibilità promettendo di ridurre il suo deficit, ma non ha rispettato la parola data. Jean Claude Juncker torna sulla manovra italiana a pochi giorni del 15 ottobre, quando il governo dovrà inviare a Bruxelles il suo piano di bilancio, e in una intervista al quotidiano francese Le Monde bacchetta di nuovo il nostro paese per non aver rispettate le regole concordate. I deficit di Francia e Italia non sono paragonabili, dice Juncker, "c'è più di qualche leggera sfumatura tra il caso italiano e quello che viene chiamato il precedente francese", ovvero il deficit di Parigi che è stato superiore al 3% per nove anni. "Il livello di indebitamento dell'Italia è molto più elevato di quello della Francia", aggiunge il presidente della Commissione Ue, la Francia non ha fatto nulla che avrebbe accresciuto il suo deficit. Ha sempre rispettato la sua parola, anche se non è stato semplice. L'Italia, invece non la rispetta", ribadisce. Parole che mandano su tutte le furie l'asse gialloverde al governo. "Sorprendono ancora una volta le dichiarazioni di Juncker, che da un lato dice di amare il nostro Paese e dall'altro gli chiede ancora austerità, giustificandola con gli impegni di finanza pubblica presi dal governo Gentiloni", scrivono i deputati M5S della commissione Bilancio. "Juncker forse non ha ben chiari - aggiungono - i meccanismi della democrazia: il 4 marzo il voto popolare ha premiato M5S e Lega, forze politiche che si sono poi unite in un Contratto di Governo. Per realizzarlo abbiamo bisogno di abbandonare l'austerità e dare forza ad un'economia che ereditiamo in pessime condizioni. Lo 0,8% di deficit 2019 promesso dal Partito democratico sarebbe un tradimento elettorale imperdonabile".  Durissimo Matteo Salvini: "Juncker? Un bel tacer non fu mai scritto... Pensi al suo paradiso fiscale Lussemburgo e la smetta di insultare gli italiani e il loro legittimo governo",  dichiara il vicepremier e ministro dell'Interno. Intanto, nel corso del suo tour in Trentino Alto Adige per le elezioni provinciali e regionali del 21 ottobre, la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni dalla Distilleria Marzadro di Nogaredo ha mandato un video messaggio a Juncker: "Caro presidente, ti offriamo una grappa se ci aiuti a difendere il prodotto italiano e se l'Unione europea, anziché continuare a colpire i prodotti italiani, ci aiuta a difendere l'unico elemento che può davvero rafforzarci nel mercato internazionale mondiale e nel tempo della globalizzazione: la difesa dei nostri prodotti di qualità. Vieni Jean Claude, ti portiamo a vedere questo posto stupendo e poi beviamo un bicchiere insieme".

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