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Moscovici insulta l'Italia: "Governo xenofobo non rispetta gli obblighi"

Moscovici

Scontro con l'Europa sulla manovra di bilancio

Dario Martini
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"Gli italiani hanno scelto un governo decisamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, sta cercando di sbarazzarsi degli obblighi europei". Lo dice il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in un passaggio del suo intervento all'Ocse, a Parigi contro il governo Lega-M5s. Moscovici ha fatto una lunga premessa sulla "responsabilità" della classe dirigente europea e sul deficit democratico delle istituzioni Ue in diversi passaggi della gestione della crisi. E ha aggiunto che le decisioni di questi anni hanno dato l'impressione di essere state prese da "tecnocrati anziché da uomini politici responsabili: questo ha inevitabilmente aumentato la distanza che separa i cittadini dall'Europa". La "grande vittoria dei tecnocrati sulla democrazia, ecco l'argomento semplicista che alimenta il discorso dei partiti euroscettici e nazionalisti- ha aggiunto Moscovici - Ovunque, da est a ovest, da nord a sud, queste forze si sono consolidate sviluppando una retorica basata su due argomenti: Bruxelles e l'Europa sono la causa di tutti i nostri mali e ora è il momento per il popolo - quello vero - di riprendersi il potere dalle mani dei tecnocrati. È un'idea che è stata già al centro della campagna per Brexit attraverso il famoso slogan "riprendiamoci il controllo". Uno slogan che adesso viene riciclato giornalmente dagli euroscettici dell'Europa centrale, dall'Austria o dall'Italia". Secondo Moscovici, "Orban o Salvini, tutti pretendono di avere il monopolio della rappresentazione della volontà del popolo. È una retorica viziata ma terribilmente efficace: i loro successi elettorali ne sono la prova. Sto ovviamente pensando all'asse illiberale e nazionalista che si sta consolidando nell'Europa centrale sotto la guida del primo ministro ungherese Viktor Orban - ha proseguito Moscovici - e anche agli italiani, che hanno anche optato per un governo decisamente euroscettico e xenofobo che, sulle questioni migratorie e di bilancio, sta cercando di sbarazzarsi degli obblighi europei". Le forze estremiste, secondo Moscovici, sono ormai decisive anche quando "occupano posti chiave nei governi di coalizione come in Austria, o quando sono forza di opposizione come in Francia: partiti che influenzano le posizioni della destra tradizionale che non esita più a flirtare con l'estrema destra. In Francia, Laurent Wauquiez è un triste rappresentante di questa "destrizzazione" della destra".

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