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Elezioni 2018, Centrodestra col fiato sospeso, la Lega sogna il sorpasso su Forza Italia

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

Silvia Sfregola
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Berlusconi attende l'esito del voto da Arcore. Non è previsto, come da prassi consolidata da tempo, alcun commento sugli exit poll. In Forza Italia c'è la convinzione che il Cavaliere abbia dato il massimo in campagna elettorale, che abbia spinto il partito con il suo 'tour de forcè televisivo. Ma al momento la soglia del 40% come somma dei partiti dell'alleanza, stando ai primi numeri, non sembra vicina. E tra i big azzurri cresce sempre di più il timore che la Lega possa raggiungere l'obiettivo del tanto desiderato sorpasso. La linea è quella della cautela. «C'è una sana competizione interna», afferma Romani a Porta a porta, «il centrodestra comunque sarebbe prima forza di coalizione». I primi exit poll danno FI e Lega più o meno alla pari tra il 13 e il 16%. «Saremmo centrali, il centrodestra resterà unito», il ragionamento che filtra dal partito azzurro. Salvini già si è detto fiducioso dopo aver votato nella scuola media "Tommaso Gulli", in via Martinetti, a Milano. «Accoglienza spettacolare, siamo pronti a riprenderci questo Paese! Prima gli italiani», ha scritto su Facebook. L'obiettivo del leader del Carroccio è quello di andare a palazzo Chigi ma il superamento della Lega su FI sarebbe un risultato straordinario, viene fatto osservare da fonti parlamentari del Carroccio. «In ogni caso - spiega un esponente del partito di via Bellerio - ormai è chiaro che siamo l'asse portante dell'alleanza». Lo sguardo è rivolto al presente, per capire se ci saranno le chances per arrivare ad avere una maggioranza, ma anche al futuro. «Matteo è l'unico leader del centrodestra», la riflessione. Salvini non si pronuncia. Oggi ha avuto modo di polemizzare con "Liberation" che ha titolato "Mamma mia!" per il rischio di un governo "populista" in Italia e di scherzare con uno scrutatore. Il Cavaliere, contestato da un'attivista di Femen, ha scambiato qualche battuta con i fans. L'ex presidente del Consiglio ha portato avanti una campagna elettorale tutta contro i Cinque stelle. Li ha definiti sfasciacarrozze, un pericolo per l'Italia. La preoccupazione resta sempre la stessa: per il Cavaliere il Paese in mano ai grillini sarebbe destinato al tracollo. L'alleanza di centrodestra si ritroverà a ragionare sul da farsi. Nel Carroccio si nega che ci potranno essere sponde nei confronti di Di Maio, «non andremo mai con i Cinque stelle», si continua a dire. Ma i moderati del centrodestra sospettano che su alcuni temi possano arrivare convergenze tra la Lega e M5s. Il partito di via Bellerio più volte ha sottolineato la bontà dell'operazione portata avanti nelle scorse settimane. Il Carroccio dopo la cancellazione della parola nord («ma nello statuto ancora rimane», obietta Bossi) si ritrova ad essere una forza nazionale, portando in Parlamento deputati e senatori del Mezzogiorno. Ed avrà gioco facile a respingere gli attacchi interni al partito per la nuova strategia. In più il Carroccio potrebbe incassare la conferma della regione Lombardia con Fontana, un buon viatico per chiedere poi la candidatura di Fedriga quando si voterà anche in Friuli. Riflettori puntati quindi sui dati reali. Berlusconi aveva fissato l'asticella massima di Forza Italia al 25%, auspicando di raggiungere perlomeno il 20%. «È chiaro - dice un parlamentare azzurro - che se Salvini dovesse sopravanzare Berlusconi il corso del centrodestra potrebbe cambiare». Ma in ogni caso si parte dal ragionamento espresso da Romani a Porta a Porta: se il voto dovesse confermare gli exit poll, il centrodestra sarebbe comunque la prima forza

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