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Fratelli d'Italia e FI, parenti serpenti

Lollobrigida: siamo gli unici con il nostro simbolo ovunque alle amministrative. Il nuovo "patto" tra Renzi e Berlusconi rischia di influenzare il voto di domenica

Antonio Sbraga
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«Noi, che siamo l'unica alternativa al Pd, ci siamo fatti carico dell'unità del centrodestra sul territorio proprio mentre Forza Italia sta inciuciando con Renzi sulla nuova legge elettorale e le prossime alleanze di governo. Così quasi dappertutto i candidati di Fdi, Forza Italia e Lega combattono nelle amministrative contro Pd e Renzi proprio mentre Berlusconi tratta la resa. Noi non ci stiamo». La politica dei due forni rischia di far «bruciare» le fondamenta del centrodestra anche nel Lazio, avverte il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, che rivendica il ruolo di architrave del suo partito nel tentativo di tenere in piedi la vecchia coalizione anche nelle prossime amministrative di domenica prossima. «Siamo l'unico partito ad aver voluto presentare il proprio simbolo dappertutto nella provincia romana, dimostrando grande radicamento sul territorio e la fiera coerenza di chi assicura alla propria gente di stare sempre dalla stessa parte - spiega l'ex assessore regionale ai Trasporti - non abbiamo abbandonato sul territorio i nostri militanti, come in più occasioni ha purtroppo fatto Forza Italia accordandosi con chiunque pur di vincere». Nonostante i rapporti in freddo, però, la vecchia Casa delle Libertà non ha chiuso il portone, ospitando coalizioni unitarie soprattutto nei due Comuni capoluogo di provincia, Rieti e Frosinone. «Due città nelle quali, non a caso, la coalizione ha ora buone possibilità di vincere, proprio grazie allo spirito unitario che soprattutto Fratelli d'Italia ha garantito- spiega Lollobrigida- nonostante la giravolta nazionale subita da chi per mesi ci ha assicurato mai con Renzi». Con il rischio che il nuovo patto del Nazareno sulla legge elettorale finisca per pesare non soltanto sull'appuntamento di domenica 11, quanto sui prossimi, inevitabili ballottaggi per queste elezioni comunali contrassegnate ovunque da un livello di frazionamento eccessivo. «Noi crediamo al senso di responsabilità - assicura il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia - semmai l'imbarazzo sarà dei militanti di Forza Italia, anche se sono sicuro che prevarrà ovunque uno spirito unitario di coalizione a prescindere». Soprattutto nei Comuni dove i due principali partiti del centrodestra si sono presentati l'uno contro l'altro. «Sì, occorrerà ricostruire un'area unitaria soprattutto dove per ora ci presentiamo divisi, come a Cerveteri, Ladispoli, Grottaferrata ed Ardea. Ma, nel caso di Ladispoli ad esempio, c'era un inciucio a tutti i livelli impossibile da accettare. Come ad Ardea, dove hanno messo insieme un minestrone a sostegno di Alfredo Cugini insieme al Pd che non ha avuto il coraggio nemmeno di presentarsi col proprio simbolo». Ad Ardea Fratelli d'Italia ha invece candidato Giordani, un ex fedelissimo del coordinatore provinciale di Forza Italia, Adriano Palozzi, innescando uno scontro con i berlusconiani. «Ardea era una situazione davvero particolare, dove Giordani era stato sacrificato, nonostante fosse il più votato alle provinciali e stimato da tutti. Noi ci siamo fatti carico di presentarlo col nostro simbolo proprio per offrire una proposta di alto livello alle forze alternative che non gradiscono inciuci con il Pd di Renzi. E, non a caso - sottolinea Lollobrigida- molti autorevoli esponenti di Forza Italia, come il senatore Maurizio Gasparri, sono andati a sostenerlo in campagna elettorale». Una campagna accesa soprattutto a Guidonia, la terza città del Lazio sconvolta da 15 arresti il mese scorso. «Lì è una partita aperta e certo avrà un peso l'inchiesta così ravvicinata, forse anche troppo, rispetto alla data delle elezioni. Ma anche a Fonte Nuova - conclude il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia - possiamo vincere la scommessa fatta insieme ad altre liste civiche».

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