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La piazza di Giorgia "espelle" Brunetta

In migliaia alla manifestazione sovranista. Meloni e Salvini non rompono col Cav ma mettono i paletti: "Primarie e fuori dall' euro". Bordate di fischi all' ex ministro

Antonio Rapisarda
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«Facciamole primarie, troviamo un portabandiera e andiamo a riprenderci questa nazione che è stata costruita dai nostri padri con sacrificio e che non vogliamo regalare a nessuno. Mandiamo a casa Renzi e Gentiloni». Giorgia Meloni dal palco traccia così la road map di «Italia sovrana», la «cosa nuova» che nelle sue intenzioni ha già mandato in soffitta il vecchio centrodestra. La spinta, più che il modello, arriva direttamente da oltreoceano:«Trump? Sui confini ha ragione -ha affermato Meloni-. Lo Stato non esiste se non esistono i confini. Ha ragione anche quando dice che nell' accoglienza bisogna dare priorità ai cristiani». A sostenerla, in questo sabato primaverile di gennaio, una risposta di pubblico in linea con le aspettative: piazza piena (25mi la secondo gli organizzatori) evo glia di scalzare «i buffoni di corte», ossia Gentiloni, la Fedeli passando per Saviano, così immortalati dallo striscione «premiato» dal palco dallo stesso ex ministro della Gioventù come quello satiricamente più centrato. «Vogliamo costruire una proposta politica fondata sulla... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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