Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Riesame

Erich Priebke

Restano in cella. Carminati sta nella stessa di Priebke

  • a
  • a
  • a

Massimo Carminati, considerato dai pm dell'inchiesta «Mondo di mezzo» il capo della cupola romana, Riccardo Brugia, ritenuto il suo braccio destro, Roberto Lacopo e Fabrizio Francesco Testa restano in carcere con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Lo ha deciso il Riesame di Roma, sciogliendo la riserva sulle richieste di revoca delle misure cautelari presentate dai legali di alcuni degli arrestati. Stessa decisione presa per Emilio Gammuto, collaboratore della cooperativa 29 giugno, accusato di corruzione. «Attendiamo le motivazioni del provvedimento. Faremo comunque sicuramente ricorso in Cassazione». Così Giosuè Bruno Naso e Ippolita Naso, difensori di Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Fabrizio Franco Testa e Roberto Lacopo. L'ex estremista di destra «mangia poco» e «non parla con nessuno» - Con agenti poche battute, «è uno abituato a comandare». Carminati è nella settima sezione del reparto «Nuovi Giunti» di Regina Coeli. La cella è di circa 10 metri quadri, con il bagno annesso. Il letto con la branda. Sul tavolino, carta e penna. Prima di lui per quella cella «erano passati Fabrizio Corona», l'ex «re dei paparazzi» e «anche l'ex capitano delle SS, Erich Priebke», spiegano alcuni agenti del carcere romano. «I primi giorni ha mostrato atteggiamenti scostanti - raccontano ancora i baschi azzurri - è una personalità forte, dai modi risoluti. Uno abituato a comandare».

Dai blog