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La Bassa Sassonia punisce la Merkel

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LaBassa Sassonia punisce Angela Merkel con il suo partito, la Cdu, che resta il primo partito perdendo, però, quasi 6 punti percentuale (dal 42,5 al 36,4%). Dopo 5 ore di suspence è arrivato il risultato definitivo con la vittoria per un solo seggio di maggioranza della coalizione rosso verde, infliggendo una sonora sconfitta ad Angela Merkel, che - vera batosta - ha così anche perso la maggioranza assoluta al Bundesrat, la Camera alta. La Cdu del cancelliere ottiene 54 seggi e gli alleati liberali 14 per un totale di 68 seggi. La Spd ne ha 49, i verdi 20, e insieme raggiungono la maggioranza di 69 seggi, che consentirà al borgomastro di Hannover, Stephan Weil di diventare il nuovo governatore del secondo più esteso laender tedesco. Con la vittoria di ieri sera, Spd e Verdi ottengono anche la maggioranza al Bundesrat e saranno così in grado di bloccare qualunque iniziativa legislativa del governo di Angela Merkel. In termini relativi, infatti, vince l'Spd, che con un 32,5% conferma le previsioni dei sondaggi (33%). Ma non è tempo di festeggiamenti visto che a Berlino non si placano le polemiche sulla scelta di candidare Peer Steinbrueck alla cancelleria. Inequivocabile, invece, il successo dei Liberali che toccano il 9,7% superando lo sbarramento del 5% e garantendosi la «sopravvivenza» nel Parlamento regionale. Dentro anche i Verdi (13,7%) mentre restano fuori la Linke (sinistra), che raccoglie un misero 3,1% a fronte del 7 ottenuto cinque anni fa, e i Pirati. A pesare sugli equilibri del quarto Land del Paese (per popolazione) è stato soprattutto il voto degli indecisi. Il raccolto, però, è stato piuttosto magro per il partito della Cancelliera dato al 41% nei sondaggi e con alle spalle un successo del 42,5%. «Useremo questo slancio per le elezioni in Baviera e nel parlamento federale» commenta il capogruppo parlamentare dei liberali Rainer Bruederle, mentre per il ministro della Salute Daniel Bahr quello di ieri è stato «un successo straordinario per l'Fdp e Philipp Roesler, che lo rafforza». E il vicecancelliere usa toni trionfanti: «La corsa inizia oggi».

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