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«Aspetto il Professore Intanto sono in campo»

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I sondaggi premiano Berlusconi: «In una settimana ho recuperato 3 punti»

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Sigode il «fattore B» – certificato da un sondaggio della società Swg che dice che da quando è sceso in campo il Pdl è salito di tre punti – e aspetta di capire che cosa farà Mario Monti. E dopo aver sostenuto giovedì la candidatura del Professore ai leader europei, ieri mattina, intervenendo alla trasmissione «Studio Aperto» ha ribadito che in attesa della scelta dell'attuale premier lui resta in campo: «Ai colleghi del Ppe ho ribadito di aver chiesto al professor Monti di essere riferimento dei moderati, di un vasto rassemblement dei moderati. Spero che sciolga la riserva e accetti mia offerta, così potremo vincere le elezioni». Nessuna replica, invece, a Massimo D'Alema che ieri, in una intervista al Corriere della Sera, ha chiesto al Professore di non candidarsi: «I consigli, soprattutto quando vengono da persone autorevoli e che stimo molto, e alle quali ho chiesto consigli in passato, li prendo sempre in considerazione. Ma non ho letto questa intervista». Il Cavaliere ha invece smentito le descrizioni sui giornali della giornata a Bruxelles: «Al Ppe sono stato coccolato: è la pura verità. Siamo tutti amici, sono legato da amicizie con ognuno di loro. Non sono stato processato, non c'è niente di più falso. Juncker è stato informato male da alcuni giornali italiani». Berlusconi, poi, ha difeso il suo partito: «La vasta aggregazione di moderati ha al centro il Popolo della libertà». Ma è proprio una parte del Pdl a preoccuparlo e ad innervosirlo. Primo fra tutti l'europarlamentare Mario Mauro. «Ha i giorni contati», è il commento di un esponente azzurro di casa ad Arcore. Il Cavaliere, infatti, si sarebbe lamentato con i suoi del comportamento del capo delegazione del Pdl al Parlamento europeo, accusandolo di essere il capofila dei «frondisti» e uno degli architetti dell'operazione pro Monti al vertice del Ppe. Non riesco proprio a capire, è stato il suo sfogo, Mauro è andato a dire ai leader europei che io sono un populista e un antieuropeista, ma se non ho mai pronunciato una parola contro l'Europa. Per Berlusconi, dunque, l'europarlamentare ciellino è uno dei principali artefici del «processo» andato in scena contro di lui, ma non l'unico. Il Cavaliere infatti non ha affatto gradito la manifestazione di domenica a Roma «Italia Popolare» con Angelino Alfano e che vedrà come protagonisti le fondazioni di Frattini, Quagliariello, Sacconi, Alemanno, Formigoni, Lupi, Cicchitto e Urso. Per Berlusconi si tratterebbe di una iniziativa contro di lui. Non a caso, alcuni fedelissimi del Cavaliere, in questi giorni, in Transatlantico, a Montecitorio, starebbero facendo una sorta di sondaggio su chi è con Berlusconi o Alfano, proprio in vista della convention. Ma Berlusconi ieri in tv ha lanciato anche un avvertimento a chi lo vorrebbe già fuorigioco. «Sembra che il mio ritorno in campo abbia già prodotto un effetto positivo – ha spiegato – Non lo dico io, ma il sondaggio odierno della Swg, che non è certo della mia parte politica. Ci assegna quasi tre punti in più rispetto ad una settimana fa. Un'accelerazione che lo stesso sondaggista spiega con l'effetto "B", ossia con il ritorno di Berlusconi sulla scena politica negli ultimi giorni». Berlusconi non ha rinunciato neppure ad attaccare di nuovo i «piccoli» partiti di centro, colpevoli di frammentare l'area moderata per difendere i propri interessi: «Vorrei che agissero, perché finora hanno badato più all'interesse dei loro piccoli leader che agli interessi generali». «Per questi motivi – ha aggiunto – finora è fallita quella grande aggregazione di tutte le forze moderate che è sempre esistita nel nostro Paese dal 1948 ad oggi e che è l'unico modo per sopravanzare la sinistra e per vincere le elezioni». Intanto la seconda sezione della Corte di Appello di Milano ha fissato per il prossimo 18 gennaio la prima udienza del processo a carico di Berlusconi per frode fiscale in relazione ai diritti tv di Mediaset. In primo grado Berlusconi era stato condannato a 4 anni di reclusione. Era stato invece assolto Fedele Confalonieri che comunque sarà presente anche lui in appello perché la Procura ha impungnato la sentenza. Il programma del processo prevede cinque udienze, l'ultima delle quali il primo marzo. Pa. Zap.

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