Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Governo alza la diga

Esplora:
default_image

contro la speculazione «Nessun allarme Italia» Palazzo Chigi stoppa i rumors sull'attacco al Paese dopo il salvataggio della Spagna

  • a
  • a
  • a

APalazzo Chigi hanno sintetizzato così la «risposta del governo a chi ha parlato ieri di Italia nel mirino della speculazione finanziaria dopo la Spagna. «Il nostro sistema bancario - hanno sottolineato fonti governative - è solido, i nostri conti sono in ordine. Non ci sono motivi di allarme». Palazzo Chigi ha alzato così la diga contro quelle parole - messe nero su bianco da Nyt e Wsj su un Paese all'angolo e su un premier con davanti sfide insormontabili - che sono apparse un po' sconclusionate. Perché «nessuno può mettere in dubbio gli sforzi fatti per affrontare la crisi», e accostare l'Italia alla Spagna appare un esercizio un po' forzato. Insomma stop alle speculazioni sul nascere per evitare avvitamenti e crisi di panico dei mercati. Che ieri hanno sofferto non poco. L'effetto Spagna, e cioè l'ottimismo riaffiorato sui mercati finanziari grazie alla linea di credito aperta dall'Europa alle banche di Madrid in difficoltà, è durato poco. Mezza mattinata forse. Alla buona notizia e cioè l'inusitata risolutezza della decisione dell'Ue di mettere e disposizione fino a 100 miliardi di euro per il sistema creditizio del paese iberico si è contrapposta il peso negativo dell'abbassamento del rating da parte di Fitch dei rating di Santander e Bbva, le due maggiori banche spagnole, portandoli entrambi da «A a «BBB+» (anche se S&P'S ha confermato il rating del Paese). E soprattutto la volontà della Merkel di lavorare per introdurre la tassa sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. Gli umori degli investitori sono improvvisamente mutati sulla scorta di queste notizie e a farne le spese sono state le borse, in particolare quella di Milano con la strage dei titoli bancari, e lo spread tornato a livelli della crisi dello scorso ottobre che portò Silvio Berlusconi alle dimissioni da premier. Più in generale la sensazione è quella per il quale l'obiettivo della speculazione stia per spostarsi proprio su Roma. In queste ore infatti si moltiplicano le scommesse sulla prossima vittima della crisi del debito. Gli analisti considerano che essendo franato l'ultimo grande argine, ossia la Spagna che proteggeva l'Italia, questa sia considerata ormai il Paese «più vulnerabile» dell'Eurozona con un debito pubblico di circa 2 mila miliardi e crescita zero. Le tensioni si sono chiaramente riversate sul mercato dei titoli di Stato. Lo spread tra il Btp e il Bund è schizzato a 470 punti dai 442 di venerdì mentre il rendimento del decennale italiano ha superato la soglia critica del 6%, raggiungendo il 6,04%. Con il rischio Paese in crescita gli operatori hanno venduto titoli azionari a piene mani. Così Milano è sprofondata dopo una partenza sprint ma che nel corso della seduta ha perso slancio. Piazza Affari ha lasciato sul campo il 2,79%. A Milano ad affondare sono stati soprattutto i titoli bancari: Unicredit (-8,81%), Intesa SanPaolo (-5,92%), Bpm (-5,92%), Mediobanca (-5,64%), Mps(-5,25%). Insomma una giornata da dimenticare. Il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha provato a rassicurare. «Non si può dire che il rischio contagio non ci sia, però credo che la situazione italiana sia ben diversa da tutte le altre» ha affermato. Ma «una richiesta di aiuti da parte dell'Italia potrebbe essere solo una questione di tempo», ha detto l'economista della Commerzbank, Ralph Solveen, allo Spiegel on line, che ha scritto: «L'economia italiana crolla in modo massiccio. I partner europei hanno appena annunciato aiuti miliardari alla Spagna e ora viene messa a fuoco l'Italia». Sulla stessa lunghezza d'onda il Wall Street Journal che ha osservato: «Due anni e tre salvataggi dopo, l'Europa è in recessione e il contagio si è allargato alla Spagna e probabilmente si avvicina all'Italia». E sulla scia di questi timori gli investitori continuano a rifugiarsi nel bund, anche se il rendimento dei titoli tedeschi è praticamente pari a zero. Ieri Berlino ha venduto bond a sei mesi per 3,53 miliardi di euro, poco meno dell'ammontare massimo prefissato di 4 miliardi, pagando un tasso dello 0,007%. In questo clima surriscaldato, l'Italia ritorna sui mercati domani, con un'asta di Bot annuali per 6,5 miliardi di euro, e giovedì con un'offerta di Btp fino a 4,5 miliardi di euro. Mentre venerdì scadono Bot per 9,6 miliardi di euro. A tentare di gettare acqua sul fuoco è arrivata anche Bruxelles che ha cercato di rassicurare sugli effetti del nuovo paracadute iberico: «È un buon risultato non solo per la Spagna, ma per tutta l'Europa» e «porta benefici anche all'Italia». La disponibilità dell'Eurogruppo «fino a 100 miliardi» per le banche spagnole consente «di rispondere anche agli scenari peggiori» ha aggiunto il commissario Ue agli affari economici, Olli Rehn, che ha denunciato comunque i gravi squilibri delle economie di Francia e Italia, che continuano a perdere competitività. Rehn ha poi precisato: «Non voglio dipingere scenari più negativi. Il governo italiano sta prendendo forti e decise azioni contro la crisi e quindi noi lo sosteniamo». .

Dai blog