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Diamo l'ultimatum a Monti

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«Risposte su debito ed Europa altrimenti avremo mani libere»

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e.Non si può attaccare l'Europa e poi appoggiare il governo, non ha senso raccogliere firme contro l'Imu e poi votarla in Parlamento. Il Pdl ha bisogno di una liena chiara. Se no ognuno va dalla sua parte. Se no ci si divide tra incendiari e buonisti. E questi ultimi fanno anche la figura delle zavorre». Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, è un fiume in piena. Il partito scoppia, dai «moderati»fioccano accuse agli ex-An e a lui non va di passare come sfasciatutto. Gasparri, Stracquadanio le ha cantate un po' a tutti... «Non commento le parole di Stra-quaraqua-danio». È innegabile però che nel acque nel partito siano mosse. «L'unica verità è che noi continuiamo a credere nel Pdl. Io posso solo ribadire la fiducia in Alfano. Abbiamo un segretario e dobbiamo seguirlo». Anche se Berlusconi lo mette in ombra? «È stato lui stesso a proporci quella leadership. Quando ci sono due guide è sempre difficile, il Cavaliere deve trovare un modo per convivere con Alfano. Alcune sue uscite sono state positive per il segretario, altre lo hanno danneggiato». Lei ha fiducia nel Pdl. Ma non nel governo che sostiene. «Non potrebbe essere altrimenti. Il bilancio è disastroso. Lo spread è risalito. La riforma del lavoro è un passo indietro nonostante i nostri miglioramenti. Tutti invocavano i "tecnici", a partire dai giornali. Ora non dicono niente?». La situazione è grave... «C'è la crisi, ma c'era anche ai tempi di Berlusconi. In più, adesso, c'è anche il dramma dei disoccupati. Con la legge Biagi eravamo riusciti a riportare l'Italia sotto la media europea. Ora mi sembra che gli ultimi dati siano chiari». Un disastro... «Le potrei fare un elenco di tutti gli errori. Non si parla mai di come aggredire il debito pubblico, si mettono solo nuove tasse. E poi c'è tanta imperizia comunicativa. Pensi al balletto sugli esodati o alla spending review. Prima si parlava di 100 miliardi da risparmiare, adesso se va bene saranno 2, 3 o 4. E intanto la gente si chiede perché deve pagare l'Imu. Solo annunci. Poi tutto viene perdonato, mentre a noi veniva rimproverata qualsiasi cosa». Eppure continuate a sostenere Monti... «La sabbia nella clessidra scorre ed è ora di fare una valutazione. È il momento di porre serie condizioni». Del tipo? «Si aggredisca il debito pubblico con la vendita del patrimonio e non con le tasse. Si faccia una verifica seria sulla spending review. E poi sbattiamo i pugni in Europa. Perchédobbiamo approvare il fiscal compact così com'è? Ci sono davvero gli strumenti per la crescita? Infine guai a far passare la cittadinanza per gli extracomunitari e stop alla riforma dell'università che restituisce potere ai baroni». E se il governo non vi assecondasse? «Vorrebbe dire che cominceremmo a votare solo quello che ci piace e a dire tanti no». Senza maggioranza si adrebbe alle elezioni... «Tutti dicono che sarebbe un dramma, ma è proprio così? E poi non è detto, magari qualcuno del partito continuerebbe a sostenere Monti». Intanto il sistema elettorale resterebbe lo stesso. «Anche questo è un falso problema. L'unica criticità di questa legge è la mancanza delle preferenze. Tutto il resto va bene. Perché non limitarsi a reintrodurre quelle?».

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