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Stangata Imu su bar e locali C'è lo sconto sul primo box

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Localcola la Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, secondo la quale, rispetto all'Ici, il rincaro sfiora il 100 per cento. L'incremento medio sarà infatti di oltre il 90%, pari a 630 euro a persona. Ma le cose potrebbero andar peggio se i Comuni applicheranno la maggiorazione dell'aliquota. In tal caso l'impatto salirà a 342 milioni di euro, con un esborso di 1.200 euro a testa (+170%). Intanto, dopo la circolare diramata dal ministero dell'Economia, si può cominciare a fare i primi calcoli sull'imposta. Per la casa di abitazione, una sola a famiglia, si parte a giugno con l'aliquota di base del 4 per mille. Stessa imposta con «sconto» anche sulle pertinenze (box, cantine o tettoie) ma varrà per solo uno di questi immobili a categoria. Se dunque i garage di prorietà sono due o di più l'agevolazione riguarderà solo uno degli stessi. Un solo sconto anche a famiglia. Non si potrà far valere il fatto che i coniugi siano residenti in case diverse per avere il doppio sconto. Sull'abitazione dove risiede normalmente la famiglia varrà l'aliquota per la prima casa, mentre sull'altra si dovrà pagare la più onerosa tassa riservata alle seconde abitazioni. Questo discorso non vale però se i coniugi abitano in due Comuni differenti. «In tale ipotesi - si spiega nella Circolare - il rischio di elusione della norma è bilanciato da effettive necessità di dover trasferire la residenza anagrafica e la dimora abituale in un altro Comune, ad esempio, per esigenze lavorative». Nelle indicazioni operative emerge poi che l'amministrazione fiscale ha abbondato con le detrazioni legate ai figli sotto i 26 anni: ai 200 euro di detrazione per la casa di abitazione si possono aggiungere 50 euro a figlio, fino a 400 euro, considerando dunque fino a otto figli. Quanto alle scadenze, il primo appuntamento è fissato al 18 giugno. Le indiscrezioni di stampa per le quali il termine potrebbe essere rinviato non trovano al momento conferme. Quasi scontata invece una proroga di venti giorni per i versamenti di Unico 2012, dopo il rinvio che era stato già deciso per il 730. Nel frattempo gli italiani hanno cominciato a dichiarare di più. Dal 2009 al 2010 i contribuenti, al netto dei lavoratori dipendenti, sono passati da 21,2 milioni a 20, oltre un milione in meno, ma l'ammontare di reddito è cresciuto da 331,9 milioni a 338. Nell'anno di imposta 2010, i contribuenti (non lavoratori dipendenti) che dichiarano oltre 100.000 euro sono lo 0,86% del totale (erano lo 0,77% nel 2009). Risulta da uno studio dell'Università della Tuscia.

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