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Chiodi: «Pensano solo a spartirsi il bottino»

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Questisi sono spesso autonominati difensori del capoluogo criticando le scelte e i risultati della ricostruzione. Tutti e due hanno chiesto anche le mie dimissioni... "intelligentes pauca"'!». Il presidente della Regione Gianni Chiodi sottolinea gli intenti elettoralistici di Pd e Fli, e lo fa lascindo il suo pensiero anche sulla pagina di facebook. «Dalla pubblicazione della loro corrispondenza intercorsa per le elezioni amministrative aquilane appare che il loro unico interesse sarebbe stato e sarebbe quello della più bieca e riprovevole spartizione degli incarichi, con occhio attento alle relative remunerazioni, al solo fine di ottenere consensi per riconquistare, nel senso militare del termine, il Comune dell'Aquila». Ma non è stato solo Chiodi a criticare quanto emerso nella giornata di ieri. Gli fa eco Pierluigi Mantini, parlamentare dell'Udc. «I documenti sono pubblici e dunque sarà la magistratura ad indagare sulla sussistenza di specifici reati. Quel che è certo è che le lettere con cui Cialente chiede il voto a Fli offrendo in cambio poltrone in consigli di amministrazione di enti costituiscono un grave e scandaloso esempio di cattiva politica. Possono essere legittime le trattative tra partiti ma il sindaco non può, per proprio interesse, offrire posti in enti pubblici di cui non dispone perché sono nella competenza di altri organi istituzionali.Non può farlo soprattutto a L'Aquila ove la difficile sfida della ricostruzione si può affrontare solo sulla base del rispetto della legalità, della trasparenza e della professionalità negli incarichi pubblici». L'avversario politico di Cialente, Giorgio De Matteis lo invita a ritirarsi dalla competizione elettorale. «Cialente dovrebbe ritirarsi perché scrive,con l'intento di acquisire il pacchetto voti di Fli, all'on. Daniele Toto, promettendo posti per alcuni candidati».

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