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«Voglio l'imposta sui patrimoni»

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Ebisogna risolvere il problema degli esodati. Avevano chiesto una riforma pensionistica graduale e se avessero detto sì non saremmmo a questo punto. Bisogna poi puntare sul Sud dove ci sono risorse potenziali inespresse e sulle cose che possono essere fatte subito». Pierluigi Bersani, parlando a Palermo, è tornato sulla sua idea fissa di istituire una nuova patrimoniale. Ma non solo. «Bisogna tassare le transazioni finanziarie – ha aggiunto – la finanza deve pagare per tutto ciò che ha prodotto». Poi ha preso di mira Berlusconi e il Pdl. Difendendo, ovviamente la «bontà» del Pdl. «Non ci sto più – ha attaccato – con questo discorso contro i partiti. Si usino nomi e cognomi. Noi ci chiamiamo Partito democratico. Ci vuole la legge sui partiti». «Io voglio sapere tutto – ha proseguito – i finanziamenti, i codici etici, le candidabilità. Non penso ai partiti di via Bellerio o di Arcore, ma a quelli che vogliono dire partecipazione e servizio». E ancora: «Di uno come Berlusconi anche il creatore ha perso lo stampino. Ma non serve raccogliere la rabbia, fare l'uomo qualunque, evocare il ritorno dei partigiani: se ritornassero davvero saprebbero cosa fare dell'uomo qualunque. Il cambiamento va governato. Dobbiamo interpretare il cambiamento puntando sui temi veri: legalità, sviluppo, alimentando la risposta civica». Poi una frecciata anche a Pier Ferdinando Casini: «Per i partiti è il momento del restyiling in vista delle Politiche. A Casini ho detto "Se sei tu che dirigi il traffico non mi metterai di fronte a chissà quale novità"».

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