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Intimidazioni all'avvocato del grande accusatore

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Unmessaggio intimidatorio tutto da intepretare o una semplice coincidenza? Ipotesi, quest'ultima, difficile da digerire. Fatto sta che il clima inizia a surriscaldarsi, tanto che l'avvocatessa avrebbe denunciato il fatto agli investigatori. La preoccupazione del legale per l'accaduto è confermato tra le righe da una segretaria della PiùBlu Srl, la società di PaoloBernabei in via della Luce dove si sarebbero svolti i fatti denunciati a giugno in un esposto al comandante del Corpo Angelo Giuliani. «Ammetto di aver visto l'avvocato più provato nelle ultime ore. Pallida in volto, ma forse è solo stanchezza, non saprei», dice la segretaria. Intanto, ieri, i pubblici ministeri Laura Condemi e Ilaria Calò avrebbero ascoltato un altro testimone dell'inchiesta. Si tratterebbe di un altro imprenditore trasteverino, ascoltato come persona informata sui fatti. L'uomo sarebbe a conoscenza di illeciti compiuti da agenti della polizia municipale e di meccanismi interni a quello che inizia a profilarsi come un vero e proprio sistema. Per questa vicenda gli indagati fino ad ora sono 5, oltre a un professionista. Ma già da oggi a piazzale Clodio potrebbero sfilare altri protagonisti della vicenda. Tra i faccia a faccia più attesi quello del comandante dei vigili urbani Angelo Giuliani, già indagato nell'ambito di un'altra inchiesta su alcuni trasferimenti riguardanti il Gruppo Pronto intervento traffico guidato dal comandante Fanelli. L'inchiesta «vigilopoli», ricordiamo, è coordinata da un pool di magistrati guidato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna. E la nuova testimonianza portata ieri in Procura potrebbe essere solo la prima di una sfilata di commercianti negli uffici di piazzale Clodio per fare luce sulle presunte tangenti chieste da alcuni vigili urbani del Primo Gruppo. Oggi, inoltre, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro incontrerà le sigle dei commercianti per fare un punto sulla legalità. Una richiesta fatta espressamente dal sindaco Gianni Alemanno. Prevista invece per il 29 di questo mese una manifestazione nazionale dei vigili urbani per solidarietà nei confronti dei colleghi «pizzardoni» romani. «L'intera vicenda sta assumendo risvolti inquietanti per le famiglie degli agenti nei propri condomini - spiega il sindacato di polizia municipale Ospol - mentre nelle scuole i figli sono chiamati dai loro compagni di classe, in tono offensivo,figlio di vigile». Mat. Vin.

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