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Salvò una coppia sulla Costa Concordia. Pompiere premiato

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Il relitto della Concordia vista dall'alto

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Dopo giorni di intenso lavoro da parte della Procura di Grosseto per cercare di fare piena luce sul disastro della Costa Concordia e di importanti novità sul piano dell'inchiesta, con nuovi indagati e nuove accuse anche nei confronti del comandante Schettino, si apre una settimana molto attesa che si concluderà sabato con l'incidente probatorio previsto al teatro Moderno del capoluogo toscano. Non sarà, probabilmente, una giornata risolutiva ma dovrebbe comunque contribuire a fornire indicazioni rilevanti nel procedimento penale. La Procura, dopo aver emesso altri 7 avvisi di garanzia, ha chiesto al gip di estendere l'incidente probatorio sulla scatola nera della nave anche ai nuovi indagati. Non solo al comandante Francesco Schettino e al primo ufficiale di plancia Ciro Ambrosio, dunque, ma anche agli ufficiali Roberto Bosio, Andrea Bongiovanni, Silvia Coronica e Salvatore Ursino, e ai tre manager di Costa Crociere Manfred Ursprunger, Roberto Ferrarini e Paolo Parodi. Il tutto in attesa della decisione della Cassazione sul ricorso del pm per ottenere la custodia cautelare in carcere di Schettino. Nel relitto della nave sono ancora imprigionati altri 7 corpi, dopo il recupero degli ultimi 8, tra cui quello della piccola Dayana. Oggi si concluderà il prelievo del Dna nell'obitorio di Grosseto. Un dolore rinnovato, a distanza di un mese e mezzo, ogni volta che un cadavere viene riportato a riva. Ma dalla tragedia del Giglio emergono anche storie di generosità, altruismo e dedizione. Una riguarda un vigile del fuoco di Pavia che la notte del 13 gennaio si comportò in modo se non eroico almeno esemplare. Ieri il parroco, il sindaco, la banda e centinaia di persone hanno voluto ringraziare a Quartu Sant'Elena, a due passi da Cagliari, Paolo Rona, il pompiere che mentre la Concordia si inclinava, in mezzo alla gente che cercava di corsa e a spintoni il corridoio verso le scialuppe della salvezza, si fermò accanto a un uomo su una sedia a rotelle, Davide Ruggeri, e a sua moglie, Cinzia Cocco. «Mi disse poche parole che non dimenticherò mai - ha ricordato commosso Ruggeri durante la toccante cerimonia nell'aula consiliare del Comune di Quartu durante la quale gli è stata consegnata una targa - "Stai tranquillo, rimarrò sempre accanto a te"». E così è stato: dal ponte 3 al ponte 4, con le scale di mezzo, è stato proprio il vigile del fuoco ad accompagnare Davide e Cinzia alla scialuppa. E a metterli in salvo. «Un gesto - ha aggiunto Ruggeri - che mi ha consentito di riabbracciare mia figlia di tre anni e tutti i miei amici e familiari. Ora anche Paolo e sua moglie Piera sono parte della nostra famiglia». Parole vere, senza retorica, e flashback che per qualche attimo hanno riportato nella tranquilla aula del consiglio le sensazioni di quei momenti da incubo. I coniugi quartesi avevano già incontrato in aeroporto qualche giorno fa il loro «angelo custode». E hanno chiesto e ottenuto che tutta la città accogliesse Paolo nel migliore dei modi. Primo appuntamento nella chiesa di Sant'Elena, durante la messa. E all'uscita baci, abbracci e tanti grazie. Poi la tappa in Comune: spalti dell'aula consiliare gremiti e parole da brividi del presidente del consiglio Franca Mazzuzzi e del sindaco Mauro Contini. «Un esempio di coraggio e altruismo, un atto di grande responsabilità e senso civico che la comunità quartese intende ricordare e onorare», la motivazione del riconoscimento. E lui, Paolo, a farsi piccolo. «Lo rifarei ancora - assicura - ho fatto quello che sentivo e dovevo. Continuerò a raccontare quello che è successo non per esibizionismo. Ma perchè deve entrare in testa a tutti che quello che è accaduto quel giorno non si deve ripetere mai più». Poi un momento di raccoglimento in onore di quelli che non ce l'hanno fatta.

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