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Il passo troppo svelto del falso cieco

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Falso cieco filmato dalla Guardia di finanza

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Cieco per i medici ma sano come un pesce. Cammina spedito col suo bastone bianco, attraversa la strada guardando a destra e sinistra per vedere se sono in arrivo auto o moto e percepisce oltre mille euro al mese di indennità di accompagnamento (più la pensione). Il romano M.V, 65 anni, originario di Tivoli, di certo invalido non sembra proprio. È un altro furbetto caduto nella rete della Guardia di finanza. È stato denunciato a piede libero per truffa aggravata allo Stato, accusa che gli dovrebbe costare 400 mila euro da restituire all'Inps. Invece, sono stati indagati per falso i quattro medici dell'Azienda sanitaria Roma/C, membri della commissione che nel 2003 ha certificato la cecità totale del 65enne, riconoscendogli il diritto di incassare l'indennità di accompagnamento. I militari della Compagnia di Tivoli del capitano Luigi Palma sono arrivati al falso cieco incrociando i dati delle varie banche dati, di enti pubblici, sanitari e delle stesse Fiamme gialle. Nel settembre scorso hanno scremato la lista e hanno cominciato gli appostamenti del "cieco". Lo hanno filmato mentre passeggia ai Monti Tiburtini, zona periferica della Capitale dove vive con la moglie in una casa di proprietà. Si vede che fa la spesa, poi taglia le vie del quartiere mettendo un passo dietro l'altro, muovendosi sicuro tra buche sul marciapiede e sulle strisce pedonali. Poi i militari hanno ricostruito la sua storia, mesa a verbale nel tempo dagli esperti di tre Asl:Roma/A, Roma/B e per ultima la Rm/C. Lamentando un deficit alla vista, negli anni '80 M.V è stato assunto come centralinista in una sede ministeriale. In seguito, nel '94, si è sottoposto a visita medica denunciando un aggravamento. I sanitari lo hanno visitato sottoscrivendo la degenerazione della patologia e mettendo il visto all'aumento della percentuale di invalidità, dando così il via libera al pagamento dell'assegno, poco più di 700 euro al mese. Nove anni dopo M.V è tornato davanti alla commissione medica della Asl Rm/C. E lì sarebbe avvenuta la magia: il riconoscimento della cecità totale, il cento per cento, con il conseguente incremento della rendita, oltre mille euro mensili. Viste le immagini e i certificati, gli investigatori non hanno esitato: hanno denunciato il falso cieco e hanno indagato i medici della commissione. I controlli della Finanza andranno a ritroso. Verificheranno se M.V. ha avuto il lavoro sulla base di malattie fasulle oppure no. E controlleranno se la prima indennità è stata ottenuta grazie alla complicità di altri dottori. Se gli accertamenti faranno emergere altre irregolarità, è a rischio anche la pensione di anzianità che M.V. percepisce dopo gli anni di lavoro svolto al ministero. Le indagini continuano.  

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