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Dalla divisa agli affari sporchi

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EnricoNicoletti, arrestato l'altra notte a Roma, è uno dei reduci della banda della Magliana e per questo continua a far parlare di sé. Più volte in carcere, una vita segnata dal crimine, come «cassiere», detentore dei patrimoni e delle ricchezze accumulate dalla feroce organizzazione che negli anni '70 seminò sangue e morte, nella Capitale. La sua vita da «Romanzo criminale» lo ha portato rapidamente a una vita nel lusso. Come testimoniava anche la sua casa, poi confiscata, e destinata dal Campidoglio nel 2005 a sede della Casa del Jazz. Enrico Nicoletti, imprenditore e costruttore di 75 anni, è stato infatti il proprietario di Villa Osio, un complesso di fine anni Trenta immerso nel verde, in via di Porta Ardeatina, trasformato dal boss in una sorta di reggia, con marmi, stucchi e idromassaggi a due posti con rubinetti in oro. Nicoletti inizialmente vestiva la divisa di carabiniere. La sua vera carriera inizia negli anni '60, quando faceva fruttare il denaro affidatogli dagli abitanti del suo quartiere di Centocelle. Poi il salto di qualità, quando, negli anni '70, divenne il cassiere della banda che spaziava dai sequestri di persona, al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, ai colpi ai caveau e soprattutto al traffico di droga. L'ultimo arresto di Nicoletti risale allo scorso 6 luglio con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di millantato credito, truffa, usura, falso, riciclaggio e ricettazione.

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