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Don Sciortino: Adriano parliamo insieme di fede

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Lepersone di Chiesa bacchettano il Molleggiato, ma, alla fine, gli tendono la mano «Affermazioni un pò qualunquistiche che valgono per quello che è il personaggio»: l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha commentato così la performance dell'altra sera. «Credo però - ha aggiunto - che gli italiani siano vaccinati a questo tipo di affermazioni, conoscono il personaggio e penso sappiano fare la tara». Sul sito del Sacro Convento di Assisi, www.sanfrancescopatronoditalia.it si legge: «Con San Francesco diciamo al fratello Adriano: il Signore ti dia pace!». Ha «esagerato» e le sue esternazioni durante il Festival di Sanremo «ci hanno amareggiati e delusi». «Abbiamo sempre seguito con interesse - hanno aggiunto i frati di Assisi- le performance di Celentano ed ascoltato con attenzione le sue provocazioni e i suoi appelli per la pace. Ma non ci sentiamo di approvare e tantomeno condividere l'ingiusto attacco ad Avvenire e Famiglia Cristiana». «La puntata di esordio di Sanremo - ha affermato Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart - è stata peggiore dell'Isola dei Famosi. Parolacce, qualunquismi, attacchi alla Chiesa scriteriati. Celentano non meriterebbe nemmeno attenzione per la rozzezza del suo ragionamento. Se davvero crede che Avvenire e Famiglia Cristiana non parlino di Dio allora significa che ha seri problemi di comprensione del testo scritto». Ma si apre anche uno spiraglio: se Adriano Celentano vuole continuare a parlare di fede e spiritualità «le pagine di Famiglia Cristiana sono a sua disposizione», ha detto don Antonio Sciortino, direttore del periodico. Non solo: il padre spirituale del Molleggiato, padre Ugolino Vagnuzzi, il frate francescano che il 14 luglio del 1964 ha unito in matrimonio Celentano e Claudia Mori lo «assolve»: «Adriano non si deve scusare con nessuno. È un pò catastrofico, ma parla francamente e con cognizione di causa». Se c'è peccato, insomma, è solo veniale.

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