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I sindacati temono il blitz di Fornero e preparano la controffensiva

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Il nodo Sull'articolo 18 si profila un'apertura. Modifiche possibili dove è usato impropriamente. Accorciare i tempi dei ricorsi

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L'incontrodi ieri tra i sindacati e la Confindustria è servito soprattutto a verificare le possibili convergenze in modo da arrivare al tavolo della trattativa che riparte oggi, senza lasciare al governo carta bianca. Il timore dei sindacati è che il ministro Fornero tenti sulla riforma del lavoro un blitz come è stato per le pensioni. Non a caso il leader della Uil Angeletti uscendo dall'incontro con la Confindustria ha detto chiaro e tondo: «la battaglia sul lavoro non la perderemo; già abbiamo perso quella sulla previdenza, con effetti drammatici». Un messaggio rivolto al governo più che agli imprenditori. È un colpo di mano della Fornero quello che temono i sindacati. E le condizioni ci sarebbero. Al vertice di Bruxelles di lunedì scorso il premier Monti si è speso molto per far inserire il tema della crescita e si è impegnato anche a mandare in porto in tempi celeri la riforma del lavoro che nella versione auspicata dall'Europa, quindi con una buona dose di flessibilità, dovrebbe essere il motore per far ripartire l'economia. Sui tempi stretti della trattativa Monti è tornato anche ieri, come a dire che va bene il dialogo con le parti sociali ma «in tempi da Italia europea». A questo poi ha aggiunto che «i giovani devono abbandonare l'idea del posto fisso che è anche monotono». Chiaro sull'articolo 18. «Non è un tabù. Può essere pernicioso per lo sviluppo dell'Italia e il futuro dei giovani in un certo contesto ma può essere abbastanza accettabile in un altro contesto» ha detto il premier sottolineando che ocorre la flessibilità in entrata e in uscita. La linea del governo è chiara e l'obiettivo dei sindacati è quindi di non farsi mettere spalle al muro. Ieri i sindacati avrebbero verificato l'ipotesi di un incontro con Confindustria su alcuni punti per l'articolo 18. Questi sarebbero la possibilità di modificare l'articolo 18 lì dove c'è un uso improprio, di ribadirne la natura di strumento antidiscriminatorio e di accorciare i tempi dei ricorsi nelle cause. Punti di convergenza tra Confindustria e sindacati si hanno sugli ammortizzatori sociali e l'apprendistato.

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