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Il leghista "pentito": su Cosentino in Aula voterò secondo coscienza

Nicola Cosentino

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La giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato sì, 11 voti contro 10, alla proposta di concedere l'arresto per Nicola Cosentino.  A favore dell'arresto hanno votato Lega, Fli, Udc, Idv e Pd. Contro hanno votato Pdl, Mario Pepe del Misto, Vincenzo D'Anna dei Responsabili e Maurizio Turco, radicale del gruppo del Pd. Ora sulla proposta della Giunta si deve esprimere l'aula nella seduta in programma giovedì prossimo alle 12. PAOLINI PERPLESSO: MA SEGUO IL PARTITO "Ho perplessità sull'impianto accusatorio, che giudico claudicante, ma ho votato a favore dell'arresto perché qui in Commissione io rappresento la Lega e ieri alla riunione della segreteria politica federale è stato deciso per il sì all'arresto", è il commento del deputato del Carroccio Luca Paolini. Ai cronisti che gli chiedevano se giovedì in Aula voterà per il no, Paolini ha risposto: "Oggi ho rappresentato la Lega, in Aula il voto è segreto e ognuno vota secondo coscienza". "Quando si tratta di decidere della libertà individuale un parlamentare dovrebbe rispondere alla propria coscienza e non al partito", replica il capogruppo del Pdl in Giunta Maurizio Paniz. SISTO: DECISIONE POLITICA Per il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti si è trattato di "una pagina difficile, ma c'è stato un esame rigoroso da parte di tutti i membri della Giunta, e siamo soddisfatti della decisione che è stata presa, la maggioranza dice che non c'è fumus persecutionis". "Ho partecipato anche se menomato", ha dichiarato il deputato del Pdl Francesco Paolo Sisto, lasciando in sedia a rotelle l'aula. Sisto ha riportato nei giorni scorsi un infortunio giocando a tennis, come ha spiegato lui stesso ai giornalisti prima della seduta. "Si è trattato di una decisione da organo politico e non da organo di garanzia", ha attaccato l'esponente del Pdl. D'ANNA: PRIGIONIERO POLITICO "Il fatto che il sì all'arresto sia stato concesso sulla base della determinazione di una vertice di partito che all'ultimo minuto dice ai suoi deputati come votare, fa di Nicola Cosentino un prigioniero politico", è la critica del deputato di Popolo e Territorio Vincenzo D'Anna. Il parlamentare sottolinea come "nel corso di tutto il dibattimento la Lega si era espressa per negare l'arresto. Il più puntuale nell'argomentare il no era stato proprio Paolini (deputato leghista, ndr) ma alla fine anche lui si è trovato ad obbedire a un diktat di partito che scrive una pagina bruttissima". PD: NON C'È FUMUS PERSECUTIONIS "Seppur spiacevole, l'Aula rispetti il voto e la decisione della Giunta. Escluso il fumus persecutionis", ha detto Marilena Samperi, capogruppo del Pd in Giunta per le Autorizzazioni alla Camera. Per il rappresentante dell'Italia dei Valori Federico Palomba "finalmente è stata scritta una pagina di grande dignità e di rispetto della legalità. Il Parlamento ne esce più forte", aggiunge. "E' una pagina importante. Abbiamo lottato tanto. L'Idv ha detto ripetutamente - rivendica Palomba - che bisogna rispettare il lavoro della magistratura e non sovrapporre la giustizia politica alla giustizia". Quello del finiano Giuseppe Consolo invece è stato "un voto sofferto ma convinto".  

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