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Divertimento stupido per un futuro da disabile

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Comeogni anno. Le cattive abitudini sono difficili da cancellare e gli italiani sembrano affezionati alla tradizione di «sparare» petardi per festeggiare la fine dell'anno vecchio e salutare quello nuovo. Le conseguenze, però, sono sempre drammatiche. Il lungo elenco di mani mutilate, volti sfregiati, occhi offesi riempie le cronache di ogni Capodanno e consegna una vita da disabile a molti giovanissimi e non solo. E l'emergenza non si finisce con il giro di calendario. Purtroppo sono numerose le mutilazioni nei giorni successivi alla notte di San Silvestro. Botti inesplosi raccolti incautamente rappresentano altrettante minacce per l'incolumità collettiva. Un richiamo forte viene fatto in queste ore dalla Polizia di Stato affinché si vigili per evitare che eventuali botti inesplosi, abbandonati per le strade, vengano maneggiati, specie dai più piccoli. E così tra i 595 feriti, di queste ore, non si può dimenticare che i minori di 12 anni sono 76. Lo sforzo delle forze dell'ordine, mai come quest'anno, è stato intenso per impedire che ordigni pericolosi raggiungessero i punti vendita. Nell'attività di prevenzione, le forze di polizia impegnate hanno arrestato o denunciato 437 persone, sequestrando quasi 1.200 lanciarazzi, 8 armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, oltre 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi 3 tonnellate di polvere da sparo, oltre 8,5 tonnellate di prodotti esplodenti artigianali e, soprattutto, di oltre 11.000 detonatori: lo scorso anno erano stati meno di 300. Sembra il resoconto di un'operazione in Afghanistan o in Libano. Invece è Italia. Da Nord a Sud. Nessuna città esclusa da questa follia dinamitarda. E se Napoli e la Campania detengono sempre la maglia nera anche Torino non scherza. Nel capoluogo piemontese i petardi illegali venivano venduti su Youtube e ne sono stati sequestrati 16 quintali. Non sono stati sufficienti i divieti imposti in alcune città. Neppure gli appelli e i consigli delle forze dell'ordine. Forse l'unica strategia perseguibile è quella ideata da alcuni medici del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli. Chirurghi e specialisti della mano hanno tenuto alcune conferenze nelle scuole facendo provare agli studenti cosa significa rispondere al telefonino senza il pollice o allacciarsi la scarpa senza una mano. I giovani ne sono rimasti atterriti. Forse non è stato solo questo ad aver fatto diminuire il numero dei feriti da botti nel Napoletano, ma certamente ha contribuito. Terrorizzare per prevenire sempre meglio che piangere vittime di un divertimento pericoloso fino alle estreme conseguenze.

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