Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Napolitano, Lega all'attacco

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Coro di consensi al messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di cui si apprezza, in particolare, il realismo e l'onestà nel descrivere il difficile momento che attraversa l'Italia e la carica di fiducia e di speranza che vuole trasmette agli italiani nella convinzione che "il Paese ce la farà". Consensi che stridono, invece, con il commento sarcastico del Carroccio che equipara il capo dello Stato a "Cetto la Qualunque", il personaggio inventato dal comico Antonio Albanese per mettere alla berlina i politicanti qualunquisti e corrotti. "Sembra - dice Roberto Calderoli - il discorso di Cetto la qualunque, un messaggio tratto dal film Qualunquemente. Per contenuti ricorda la conferenza del premier Monti: libro dei sogni con tanti luoghi comuni". Il presidente del Senato, Renato Schifani, plaude al discorso "alto, realista, coraggioso e onesto, istuzionalmente impeccabile". La seconda carica dello Stato sottolinea "il richiamo alla responsabilità dei partiti perché assicurino l'attuazione dell' indispensabile agenda delle riforme". Il presidente della Camera afferma che "tutti gli italiani devono esser grati a Napolitano per aver indicato la via per un futuro migliore". Secondo Gianfranco Fini, "il suo apello non cadrà nel vuoto perché gli italiani riconoscono in lui una guida morale". L'ex premier Silvio Berlusconi, secondo quanto si è appreso, ha chiamato il Capo dello Stato per fargli gli auguri di buon anno ed esprimere apprezzamento per il messaggio agli italiani mentre l'ex sottosegretario Gianni Letta parla di un discorso "saggio" e di un "importante appello alla fiducia e alla speranza". Il presidente del Consiglio Mario Monti ha ringraziato il Capo dello Stato per avere dato al governo buone indicazioni di lavoro e per aver detto ai cittadini a cosa sono finalizzati gli sforzi che vengono richiesti. Napolitano viene promosso anche da leader dell' Idv che ha una posizione critica verso il governo. "Il discorso - commenta Di Pietro - è sostanzialmente condivisibile giacchè si è soffermato sulle cause che hanno portato a questa crisi economica e istituzionale ed ha analizzato la situazione attuale con molta chiarezza". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani si sofferma sul "richiamo appassionato al destino comune degli italiani" e sostiene che "bisogna corrispondere a quel richiamo con giustizia, solidarietà e con coraggio" mentre Dario Franceschini sostiene che Napolitano "ci dà speranza e fiducia nel futuro". Enrico Letta invita il Pd a "scommettere per intero e senza riserve sull'Italia disegnata stasera dal messaggio di fine anno". Positivo il commento anche dal Pdl. "Le sue parole - dice Angelino Alfano - evocano la forza di un Paese che ancora una volta è chiamato a risollevarsi con il contributo di tutti: partiti, forze sociali, rappresentanti del mondo del lavoro, istituzioni, tutti uniti per un unico obiettivo: il superamento della crisi e dell'emergenza". Alfano garantisce che "il Pdl farà la sua parte". Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri si augura che "anche il governo trovi la tensione ideale che Napolitano ha espresso e che a Palazzo Chigi oggi non abbonda". E l'omologo alla Camera Fabrizio Cicchitto dice che "è evidente, anche alla luce di questo messaggio, che nel difficile futuro che ci attende ogni forza politica dovrà fare la sua parte e non ècerto il tempo della demagogia e delle demonizzazioni". Per il Fli, Italo Bocchino garantisce che i finiani "garantiranno quel coraggio civile richiesto ai partiti da Napolitano". L' Udc, con il segretario Lorenzo Cesa afferma che il capo dello Stato "come sempre, indica al Paese la via maestra da seguire" e "richiama tutti noi, ognuno per il proprio ruolo, ad assumere un atteggiamento di grande responsabilità". Il leader dell' Api, Francesco Rutelli, parla di un discorso "denso del materiale più prezioso per l'Italia del 2012". "Forte apprezzamento" al di fuori dei partiti viene dal segretario della Cgil Susanna Camusso a cui è piaciuto il passaggio sul ruolo "essenziale dei sindacati nello sviluppo del Paese nei momenti più difficili".

Dai blog