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Lavoro, Fornero: serve alzare i salari

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Il ministro del Lavoro Elsa Fornero

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Resta alta la tensione sull'articolo 18: dopo le dichiarazioni del ministro del Welfare, Elsa Fornero, che ieri anticipava l'intenzione dell'esecutivo Monti di avviare una riforma del mercato del lavoro, e la dura risposta del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, oggi è intervenuto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. "Non capiamo che attinenza abbia l'articolo 18 rispetto ai problemi dei giovani o dell'occupazione - ha dichiarato il segretario sindacale ad Agorà, su Raitre - è una norma che serve solo a non far commettere abusi alle aziende. Toccandolo si mette a rischio la coesione sociale, e senza coesione sociale una società sbrindellata come quella italiana va in pezzi". Fornero: servirebbe alzare i salari Sul tema è tornata anche la Fornero che, a margine di un'audizione in Senato, ha sostenuto di non aver citato l'articolo 18 nella sua intervista al Corriere dela Sera: "C'era solo un invito al dialogo, se poi qualcuno ci legge qualcosa che non ho detto, non è responsabilità mia" ha sottolineato. In ogni caso, il ministro del Welfare ha affermato che "non c'è nessun appuntamento" nell'agenda del governo con le parti sociali "prima di gennaio". Sulla possibilità di attuare la riforma del mercato del lavoro, per la Fornero "dipende se ce lo lasciano fare come tempi e disponibilità. Da parte mia c'è piena disponibilità ma non ci devono essere preclusioni di nessun tipo". "Non si vuole precarizzare nessuno più di quanto già lo sia" ha aggiunto il ministro, riconoscendo che "in linea di massima è vero che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi, non è una cosa che ci sfugge". Braccio di ferro sindacati-governo Dalla sua bacheca su Facebook la Cgil è tornata ad attaccare il governo Monti: "Che bisogno c'era di recuperare il peggio dell'ideologia del governo precedente? Serve invece aprire un confronto serio, con i sindacati e le parti sociali, perché le riforme per il Paese non si possono fare con i voti di fiducia del Parlamento", si legge sulla pagina del sindacato. "E' giusto che i sindacati si oppongano alla cancellazione dell'articolo 18", continua la Cgil, sottolineando di aver fornito "fatti e numeri, veri e riscontrabili, non totem". "Il vero totem della discussione sull'articolo 18 è pensare che cancellarlo possa aiutare il Paese a superare la recessione, farlo crescere e creare occupazione", sottolinea il sindacato guidato da Susanna Camusso, rispondendo implicitamente al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ieri aveva invitato ad affrontare il tema senza totem né tabù. L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è "una norma di civilta'", ribadisce il sindacato, invitando chi ne chiede l'abolizione a liberarsi "di ideologie e pregiudizi".  

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