Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Addio ai doppi incarichi. I sindaci-parlamentari devono scegliere

default_image

  • a
  • a
  • a

Inparticolare, i parlamentari-sindaci di grandi centri sono sei alla Camera e tre al Senato. Ma altri due senatori sindaci potrebbero essere chiamati a scegliere: le città che governano, infatti, hanno una popolazione che sarebbe, pur se di pochissimo, superiore a 20 mila abitanti, anche se i dati ufficiali non sono concordanti e devono essere verificati. A Montecitorio, ad optare saranno chiamati, per il Pdl, Nicolò Cristaldi (sindaco di Mazara del Vallo), Adriano Paroli (sindaco di Brescia), Giulio Marini (sindaco di Viterbo), Marco Zacchera (sindaco di Verbania) e Michele Traversa (sindaco di Catanzaro). Per la Lega, Luciano Dussin (sindaco di Castelfranco veneto) che ha già comunicato le sue dimissioni da deputato. Al Senato, in base alla sentenza della Corte costituzionale, l'opzione sarà richiesta per il Pdl ad Antonio Azzollini (sindaco di Molfetta), Enzo Nespoli (sindaco di Afragola). Raffaele Stancanelli, sindaco di Catania, ha già optato: ha scelto il Comune e lasciato lo scranno a Palazzo Madama. Potrebbero poi dover optare tra seggio a palazzo Madama e poltrona di sindaco anche Gianvittore Vaccari (sindaco di Feltre) e Giuseppe Firrarello (sindaco di Bronte): entrambi i comuni hanno una popolazione intorno ai 20mila abitanti, ma un dato certo non c'è. Nessuna opzione sarà richiesta ai parlamentari presidenti di provincia: per il Pdl ci sono Maria Teresa Armosino (Asti), Luigi Cesaro (Napoli), Edmondo Cirielli (Salerno), Antonio Iannarilli (Frosinone), Daniele Molgora (Brescia) e Antonio Pepe (Foggia). Per la Lega sono Daniele Molgora (Brescia), Ettore Pirovano (Bergamo) e Roberto Simonetti (Biella). Per l'Udc si tratta di Domenico Zinzi (Caserta). Uno solo è il senatore: Cosimo Sibilia del Pdl (Avellino).

Dai blog