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«Pochi giorni fa ho preso un taxi.

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Enon sapeva chi fossi, non stavamo nemmeno parlando. Altro che stipendi, stanno uccidendo la democrazia organizzata». Rino Formica è stato uno degli esponenti più rilevanti della Prima Repubblica. Socialista, più volte ministro, inventore della celebre espressione "nani e ballerine" (si riferiva ai delegati di un congresso che, a suo giudizio, non avevano la necessaria esperienza politica). Ora lancia l'allarme e fa un appello ai presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani: «Difendete le istituzioni». Onorevole Formica, tanti vorrebbero tagliare gli stipendi dei parlamentari. È d'accordo? «La questione è più grave. Se fosse soltanto questo basterebbe aumentare il prelievo fiscale sullo stipendio dei parlamentari. Ma è da venti anni che c'è un attacco alla politica e, contemporaneamente, alla democrazia organizzata. Cioè alle istituzioni». Dipenderà dal fatto che tanti italiani non si sentono rappresentati da questa classe dirigente? La Prima Repubblica spendeva forse anche di più ma nessuno ha mai proposto con la stessa veemenza il taglio degli costi della politica... «Gli incapaci ci sono sempre stati. È fisiologico, non patologico. Invece si è diffusa la convinzione che le istituzioni siano superflue, perché le decisioni vengono prese in altri luoghi, se non addirittura dannose. Il deputato che, ripreso dalle telecamere, si offre al mercato della politica è un simbolo negativo ma una democrazia sana tiene sempre separate le persone e le istituzioni». Quindi sbagliano Fini e Schifani ad assecondare le richieste della società civile? «Fini e Schifani sono rappresentanti di forze politiche che negli ultimi venti anni hanno dato un grande contributo alla liquidazione della democrazia. I loro partiti non distinguono le istituzioni dai singoli». Eppure sembra che gli italiani abbiano fiducia nel governo Monti. «Bè il governo Monti nasce nell'immaginario collettivo come un superamento della democrazia. È la prima volta che succede in Italia. Ci sono stati tanti governi tecnici ma dal 1948 non è mai accaduto che un gruppo di estranei alla rappresentanza politica di fatto imponesse la propria conduzione del governo». D'accordo, ma le condizioni economiche, il quadro internazioniale e la debolezza della maggioranza erano evidenti. «Guardi, la cosa più grave è che il governo Monti non ha mai spiegato le cause e le ragioni della catastrofe a cui andavamo incontro. Dal canto suo il Parlamento ha accettato il verdetto a scatola chiusa. Mai successo». Come andrà a finire? «Nasceranno movimenti nazionalistici con tendenze post-democratiche d'ispirazione autoritaria. È inevitabile». A. D. M.

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