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Il Papa ai grandi del G20: «Bisogna lavorare per lo sviluppo»

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Èl'appello che Benedetto XVI rivolge ai grandi della Terra alla vigilia del G20 di Cannes. In tempi di crolli delle Borse, di bufere sui titoli di Stato e sui debiti sovrani, di programmi di austerity nei Paesi più coinvolti, il Papa sollecita i leader mondiali a concordare provvedimenti efficaci, senza dimenticare gli effetti della crisi sulla vita dell'uomo, il cui destino non può mai essere sottomesso alla pura salvaguardia dei sistemi economici. «Il 3 e 4 novembre prossimi - oggi e domani - i capi di Stato o di governo del G20 si riuniranno a Cannes, per esaminare le principali problematiche connesse con l'economia globale», spiega il Pontefice al termine dell'udienza generale. «Auspico - aggiunge - che l'incontro aiuti a superare le difficoltà che, a livello mondiale, ostacolano la promozione di uno sviluppo autenticamente umano e integrale». L'appello del Papa arriva a pochi giorni dalla pubblicazione della nota del dicastero vaticano Giustizia e Pace, proprio in vista del G20 di Cannes, «per una riforma del sistema finanziario internazionale» e per l'istituzione di «un'Autorità pubblica a competenza universale» che sia «al servizio del bene comune». Il documento vaticano, oltre a indicare il primato dell'etica e della politica sulla finanza, prende le mosse dalla considerazione che tra le cause dell'attuale crisi c'è il liberismo economico senza regole e senza controlli. Tra le proposte, la tassazione delle transazioni finanziarie, la ricapitalizzazione delle banche con fondi pubblici, e la riforma complessiva del sistema monetario internazionale con la creazione di una Banca centrale mondiale. Le parole di Benedetto XVI, poi, pongono l'accento sullo sviluppo della persona umana. «Io proporrei ai rappresentanti del G20 di meditare le parole del Papa attraverso degli intensi esercizi spirituali. Solo così potranno veramente capire il senso della vita, il senso delle loro azioni, le responsabilità che hanno come leader», suggerisce il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. Secondo il banchiere vaticano, Benedetto XVI è tornato ai contenuti dell'enciclica Caritas in Veritate «più che mai attuale», in particolare al primo capitolo dove riprende temi «della Humanae vitae e della Populorum progressio di Paolo VI dove - ricorda l'economista - si dice che non si può fare una economia senza il rispetto della dignità della vita su cui si fondano le leggi economiche e non si può fare uno sviluppo se non è integrale per l'uomo poiché l'uomo non è un animale fatto di sola carne, ma di carne e spirito».

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