Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sarkozy: un errore ammettere la Grecia nell'euro

Esplora:
Il premier francese Sarkozy

  • a
  • a
  • a

E' stato un "errore" ammettere la Grecia nell'euro nel 2001. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso dell'intervista a TF1 e France 2. "Né io né Merkel eravamo in carica quando hanno deciso di far entrare la Grecia nell'euro. Diciamo che è stato un errore", ha sottolineato il capo dello Stato, precisando che la Atene ha fornito alla Commissione europea dati inesatti sulla sua situazione finanziaria reale. Per il numero uno dell'Eliseo, oggi occorre dare fiducia alla Grecia per aiutarla a uscire dalla crisi. "Non abbiamo altra scelta. La Grecia si può salvare solo grazie alle decisioni", ha detto sottolineando che la zona euro "non poteva dichiarare il fallimento della Grecia" anche se si trovava "nell'impossibilità di rimborsare il debito" perché avrebbe dato vita a un processo a cascata che avrebbe travolto tutto il mondo".   Nicolas Sarkozy difende la scelta di salvare la Grecia: "Se l'euro fosse andato in frantumi l'altra sera, tutta l'Europa sarebbe andata in frantumi. Se la Grecia fosse fallita ci sarebbe stato un effetto domino che avrebbe travolto tutti. Se (ieri sera) non ci fosse stato un accordo non sarebbe stata solo l'Europa ad affondare in una catastrofe, ma il mondo intero", ha dichiarato il presidente nell'intervista televisiva. Il presidente francese non è contrario all'eventuale arrivo di capitali cinesi per salvare l'euro, anche se sottolinea, non sono essenziali. "Se i cinesi che hanno il 60% delle riserve (monetarie) globali decidessero di investire nell'euro invece che nel dollaro, perché rifiutare?, La nostra indipendenza non sarebbe comunque a rischio", ha dichiarato. Francia e Germania vogliono essere "i pesi massimi dell'economia nell'Ue". Per Sarkozy "dobbiamo iniziare a ragionare non su base nazionale ma su base franco-tedesca" sottolineando che occorre "riflettere sulla convergenza delle nostre fiscalità", per esempio sull'Iva. Servono tagli e nuove tasse: la Francia riduce la sua previsione di crescita dal 1,75% all'1% per il 2012. Lo ha annunciato il presidente francese Sarkozy nel corso di un'intervista alle tv TF1 e France 2. Secondo il numero uno dell'Eliseo occorre trovare tra "6 e 8 miliardi" di euro con tagli o nuove tasse e le decisioni saranno prese "nei prossimi 10 giorni", ha aggiunto. "Annunceremo queste misure dopo il G20" in programma tra il 3 e il 4 ottobre a Cannes, ha specificato Sarkozy. Senza entrare nel dettaglio delle misure annunciate, il capo dello Stato ha detto di non voler "moltiplicare le misure" ma "privilegiare le azioni per rafforzare la competitività" dell'economia francese. La chiave è "la crescita e il lavoro", ha aggiunto.  

Dai blog