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Le opposizioni disertano il discorso di Berlusconi

Montecitorio

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"I gruppi parlamentari di opposizione non saranno presenti in aula durante le comunicazioni del presidente del Consiglio e non parteciperanno al successivo dibattito per non essere complici di una situazione che è ormai intollerabile". Questa la decisione presa questo pomeriggio dai capigruppo di tutti i partiti di opposizione, in una riunione cui hanno partecipato Pier Ferdinando Casini, Dario Franceschini, Massimo Donadi, Benedetto Della Vedova, Giorgio La Malfa, Pino Pisicchio, Bruno Tabacci, Daniela Melchiorre e Italo Tanoni. "I gruppi parlamentari di opposizione ritengono che questa situazione non sia più nè decorosa, nè tollerabile per l'Italia", si legge in un comunicato congiunto. "Il governo è incapace di dare risposte alle questioni economiche e istituzionali che sono aperte, dalla presentazione di provvedimenti urgenti per l'economia alla nomina del governatore della Banca d'italia", hanno sottolineato. "La bocciatura del rendiconto dello Stato configura inoltre una inedita situazione che nella storia della Repubblica si era risolta solo con le dimissioni dei presidenti del Consiglio - hanno ricordato - di conseguenza, il voto di fiducia chiesto dal governo non risolve i problemi costituzionali e aperti ed è soltanto un inutile tentativo di prorogare uno stato imbarazzante di incertezza e paralisi". Tuttavia, hanno aggiunto, "il rispetto per le istituzioni repubblicane e per il Parlamento ci impone di votare la sfiducia al governo rispondendo alla chiama di venerdì mattina".

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