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Pensioni a rischio, fuga in massa degli statali

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Lapaura di perdere buona parte della pensione o di vedersi ulteriormente ridotto lo stipendio, il taglio della liquidazione (già ridotta del 10%) e infine lo spauracchio della temporanea sospensione dal lavoro del personale in eccesso nelle imprese a partecipazione statale: questi i motivi alla base del vero e proprio esodo di massa degli impiegati statali negli ultimi giorni. In soli due giorni, alla fine della scorsa settimana, più di 10.000 dipendenti dei comuni, degli Uffici delle Imposte, degli ospedali e di altri uffici statali hanno presentato domanda di dimissioni. Si tratta per lo più di persone che hanno maturato il diritto alla pensione e di dirigenti che, restando al lavoro, subirebbero perdite maggiori. Si calcola che nel corso di quest'anno andranno in pensione più della metà dei 150.000 dipendenti statali che si sarebbero regolarmente ritirati sino alla fine del 2013. Negli ultini due giorni il 12% degli impiegati (1.000 persone su un totale di 8.385) si è dimesso.

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