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Nel terzo trimestre economia al palo

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Il premier Silvio Berlusconi con il governatore di Bankitalia Mario Draghi

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L'Italia non cresce. Nel terzo trimestre del 2011 la ricchezza scenderà dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. La stagnazione economica del Paese è stata certificata ieri dall'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, anche se lo stesso organismo ha spiegato che le misure adottate con la manovra vanno nella giusta direzione. Intanto ieri in serata a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha incontrato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Al colloquio ha preso parte il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta. Nessun comunicato ufficiale alla fine della visita durata mezz'ora ma tra i temi sul tavolo non sono mancate la valutazioni delle misure approvate e l'avvio di una fase due per avviare una nuova stagione di crescita. L'Ocse nel suo Interim Economic Outlook per il 2011, ha infatti tracciato uno scenario a tinte fosche: l'economia italiana registrerà uno stop nel terzo trimestre del 2011 rispetto ai precedenti tre mesi e un leggero rialzo dello 0,1% nel quarto trimestre. Questo comporterà un tasso di crescita del Pil pari a quota zero nel secondo semestre. Lo sviluppo si è improvvisamente fermato dunque dopo un +1% del secondo trimestre e un +0,6% del primo trimestre. Le stime sulla gelata dell'economia seguono quelle che mercoledì scorso ha diffuso il Fondo Monetario Internazionale che si sono spinte, a differenza di quelle fatte dagli economisti parigini, anche al prossimo anno evidenziando un taglio del pil italiano annuale dallo 0,7% allo 0,5%. Una previsione che metterebbe in cantiere anche una possibile nuova manovra il prossimo anno. Intanto però «tra le misure approvate ieri (mercoledì) dal Senato alcune sono molto importanti e vanno nella giusta direzione», ha detto il capo economista dell'Organizzazione Pier Carlo Padoan riferendosi alla situazione italiana. Padoan ha menzionato la decisione di introdurre dei «vincoli di bilancio» in Costituzione, quella di «rinviare» l'età pensionistica per le donne e quelle di «abolire di fatto» un intero livello degli enti locali, le province. Si tratta di misure, ha spiegato, che «una volta implementate consentiranno di ottenere un alto livello di risparmi». L'Ocse ha comunqne messo in guardia tutto il mondo. Le economie del G7, con l'esclusione del Giappone, cresceranno a un tasso annuo inferiore all'1% nella seconda metà del 2011. In particolare il Pil degli Usa crescerà tra lo 0,5% e l'1%, mentre in Italia e Germania si registrerà un trimestre di crescita negativa e l'economia del Giappone sarà trainata dalla ricostruzione, anche se nel quarto trimestre subirà un rallentamento. Nel dettaglio l'Ocse stima una crescita negativa in Italia nel terzo trimestre (-0,1%) e in Germania nel quarto trimestre (-1,4%). Va meglio in Francia, dove la crescita resta positiva in entrambi i trimestri (rispettivamente +0,9% e +0,4%). In media in Italia, Germania e Francia la crescita del Pil sarà del +1,4% nel terzo trimestre e negativa dello 0,4% nel quarto trimestre, soprattutto a causa del peso negativo della Germania. L'Ocse ha stimato anche che queste stime sono molto incerte. Inoltre l'istituto ha previsto che la crisi del debito sovrano in Europa «potrebbe intensificarsi».

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