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Manovra, incontro Tremonti-Bossi

Da sinistra il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il relatore Antonio Azzolini

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Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha incontrato nel primo pomeriggio, nella sede della Lega in via Bellerio a Milano il ministro delle Riforme Umberto Bossi e quello della Semplificazione Roberto Calderoli. La riunione è durata un paio d'ore. Tremonti ha lasciato la sede della Lega a bordo della sua auto. A quanto si apprende il ministro era entrato nella sede del Carroccio da un'ingresso secondario. Nessuna dichiarazione da parte del ministro dell'Economia, né dall'interno di via Bellerio. Con ogni probabilità al centro del vertice di oggi tra i tre ministri c'era la manovra bis. Tremonti ha poi anticipato il suo arrivo a Roma per un incontro tecnico per fare il punto sulla manovra approvata ieri dalla commissione bilancio del Senato. Secondo quanto di apprende non è prevista alcuna riunione del consiglio dei ministri e sul tappeto non c'è l'adozione di interventi sull'Iva.   SCIOPERO GENERALE Il giorno dopo il via libera alla manovra, intanto, il dibattito si concentra sul fronte sindacale Sciopero e Articolo 18: il. Domani andrà in scena lo sciopero proclamato dalla Cgil, oggi campeggia sui titoli dei giornali la norma, contenuta nell'articolo 8 della manovra, che costituisce una profonda deroga all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Licenziamenti più facili, dunque, se i sindacati non sono contrari. Nichi Vendola, leader di Sel, che parla di assalto "volgare ai diritti del lavoro" e aggiunge: "Bisogna essere grati alla Cgil per aver messo in campo lo sciopero generale". Antonio Di Pietro, che ha gia' annunciato da tempo che l'Idv sara' in piazza domani, aggiunge: la deroga all'Articolo 18 "e' un'umiliazione e un passo indietro". Solo Francesco Rutelli appare possibilista, dicendo di voler "vedere bene il testo per capire se si tratta di un arretramento grave o di una flessibilità gestibile". Da parte sua il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, nel pomeriggio partecipa insieme a Susanna Camusso alla dimostrazione dei sindaci che protestano contro i tagli e annuncia: "Certo che ci sarò, ci saremo con tutti quelli che criticano questa manovra" e perché contro un tale governo di "irresponsabili" occorre una "svolta". Nel frattempo dalla maggioranza si esclude che il governo abbia intenzione di porre la questione di fiducia sulla manovra, perche' (spiega Maurizio Gasparri),"siamo in condizioni di andare avanti" senza ricorrere all'arma finale. Su tutto però incombe la situazione traballante di Piazza Affari, dove ai problemi dello spread e dell'indice da stamani si è aggiunta l'ingombrante presenza di un accampamento di manifestanti, appartenenti in parte ai centri sociali.  Inizio di una nuova ondata di "indignados"? Chissà. Intano Domenico Scilipoti suggerisce a Giulio Tremonti la sua ricetta personale per uscire dal pantano. Si tratta di una semplice mossa di antica saggezza tutta italica: un bel condono fiscale ed edilizio.  

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