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E Briguglio attacca il «beauty contest» sulle tv

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Ilvicepresidente vicario dei deputati di Futuro e libertà, attacca duramente con una nota l'imminente «beauty contest», concorso di bellezza al posto di una gara, per l'assegnazione delle frequenze tv a titolo gratuito a cui partecipa Mediaset e Rai. «A prescindere di quanto imposto dal governo, presieduto da persona che ha un interesse diretto nella vicenda e dalla maggioranza Pdl-Lega, siamo in uno Stato di diritto - scrive Briguglio nel comunicato - e nessuno può fare quello che gli pare quando è in ballo un mancato introito di miliardi di euro e l'assegnazione di beni pubblici quali sono le frequenze televisive. Sono certo che la Procura della Repubblica di Roma e la Corte dei Conti eserciteranno la competenza che attribuisce loro la legge». Il bando scade proprio oggi. Sulla gara, inoltre, pende un ricorso presentato da Telecom Italia Media (La7). L'istanza presenta motivi aggiuntivi rispetto a quello presentato nell'ottobre 2009 con il quale Ti Media lamentava, tra l'altro, l'equiparazione a Rai e Mediaset, chiedendo un risarcimento di 240 milioni di euro.

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