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«Tempistica politica dei processi»

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Dibblein un rapporto dell'8 ottobre 2009 sulla bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale. «Difendersi dai numerosi processi - premette Dibble - potrebbe diventare una distrazione significativa» per il premier Silvio Berlusconi dall'attività di governo. «Per evitare che il presidente del Consiglio venga condannato in alcuni casi - riferisce la diplomatica al Dipartimento di Stato - gli avvocati di Berlusconi fanno una vera e propria corsa contro il tempo perché i reati cadano in prescrizione». «La magistratura italiana, altamente indipendente - osserva Dibble - era ai tempi della Guerra Fredda un covo tradizionale di esponenti del partito comunista». «Oltretutto la tempistica delle azioni giudiziarie, comprese quelle contro alcuni esponenti del centrosinistra, sembra spesso dettata da motivi politici» secondo la diplomatica Usa, che cita in particolare la sentenza del Tribunale di Milano contro Fininvest per il risarcimento a Cir del danno patrimoniale quantificato in 750 milioni di euro. Da tutte queste vicende, Dibble trae comunque la conclusione che Berlusconi è un uomo «indebolito ma non sconfitto» perché «detiene una solida maggioranza ed è ancora popolare con la sua base politica» ma soprattutto perché «l'opposizione del Partito Democratico è disorganizzata, e la coalizione dei dissidenti non è abbastanza forte».

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