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Braccio di ferro a Bruxelles sugli Eurobond

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Oggientra nel vivo il dibattito sull'eurobond. Gli eurodeputati ribadiranno la loro convinzione che le obbligazioni europee sono una risposta efficace per superare la crisi. Al termine di un agosto in trincea per finanza e mercati, c'è grande attesa per l'audizione straordinaria che domani riunirà davanti alla commissione economica del Parlamento europeo, in seduta straordinaria a Bruxelles, i presidenti della Bce Jean-Claude Trichet e dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker, nonchè il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn. I tre big dell'economia e della finanza europea sono chiamati a rispondere alle domande dei deputati, che da tempo convergono sulla necessità di una forte governance economica, fiscale e sociale europea e non escludono nessuna delle opzioni possibili per realizzarla, eurobond compresi. Lo ha ripetuto più volte Joseph Daul, presidente della principale famiglia politica Ue, quella dei popolari e con lui il presidente degli eurodeputati del Pdl Mario Mauro. A favore degli eurobond si è pronunciato anche il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che con Leonardo Domenici (membro della commissione economica) è stato tra i più attivi promotori della riunione di oggi. Porta la firma dei due esponenti Pd, oltre a quella di Udo Bullman, tutti componenti del gruppo Socialisti e democratici, la lettera del 9 agosto scorso in cui si chiedeva alla presidente Sharon Bowles una convocazione urgente e straordinaria della commissione sulla crisi dell'euro. Gli eurobond trovano un convinto sostenitore anche nel ministro dell'Economia Giulio Tremonti, un po' meno nel direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni secondo il quale, per ora, non sono una soluzione percorribile. Decisamente contraria la cancelliera tedesca Angela Merkel. La Commissione europea ha invece fatto sapere nei giorni scorsi che presenterà le sue proposte solo dopo il varo definitivo da parte del Parlamento del pacchetto di riforma della governance economica. Nella riunione di oggi - banco di prova per saggiare le diverse posizioni in campo - non si parlerà però solo di eurobond, ma, con ogni probabilità, anche di Tobin tax e del lancio di un'agenzia di rating europea, così come la creazione di un vero e proprio Fondo monetario europeo in grado di intervenire sul mercato dei bond e promuovere la crescita.

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