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Tensione alle stelle E oggi arriva il Papa

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Lamanifestazione era stata convocata - con il motto «delle mie tasse non un soldo al Papa» - oltre che dagli indignados, da circa 140 fra associazioni laiche e atee, liberi pensatori, sindacati e partiti di sinistra, collettivi omosessuali. La protesta ha preso di mira i costi «esorbitanti» della visita del Papa in un Paese messo in ginocchio dalla crisi economica. Protesta che ha portato ieri in serata all'arresto di un manifestante, nella capitale spagnola, che si era scagliato contro i pellegrini. Sui costi sostenuti per l'arrivo di Benedetto XVI l'organizzazione della Gmg afferma di avere gestito un bilancio di 50 milioni di euro, autofinanziato grazie anche ai contributi di diverse grandi imprese spagnole. Il sindacato di sinistra Cgt stima invece la spesa reale per i contribuenti in circa 100 milioni fra sicurezza, locali e spazi pubblici messi a disposione, aiuti di vario tipo, sgravi fiscali. Gli indignados contestano anche i trasporti a costo zero offerti ai pellegrini, mentre i milioni di disoccupati devono pagare il biglietto di metro-bus ora aumentato del 25%. Ci sono poi i cattolici di base che contestano lo «show mediatico» che comporta la visita del Papa, lontano dall'insegnamento della povertà di Gesù, mentre 120 preti progressisti denunciano pubblicamente i costi della visita di Benedetto XVI e la presenza fra gli sponsor di multinazionali spagnole. E oggi, come avvenne l'anno scorso a Barcellona, è previsto un bacio collettivo, uomini con uomini e donne con donne, quando il Papa arriverà in centro. Insomma la tensione cresce. Il sociologo Martin Sagera ha detto di essere stato colpito da un giovane ultrà cattolico con una coltellata alla mano mentre manifestava in Puerta del Sol. Altra tensione è venuta dalla notizia dell'arresto, martedì, di uno studente di chimica messicano di 24 anni Josè Perez Bautista. Il giovane aveva scritto su vari siti ultrà conservatori e cattolici di volere colpire con il gas sarin la manifestazione di ieri. La polizia ha avuto paura di una riedizione degli attentati norvegesi di Anders Breivik, anche quelli annunciati via web. Così il giovane messicano è stato fermato con l'accusa di terrorismo. E non ha aiutato a distendere l'atmosfera la notizia, diffusa ieri, che facesse parte dei volontari Gmg.

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