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Berlusconi, ok dal Cdm alla riforma sulle istituzioni

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

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Il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, la riforma dell'architettura istituzionale e della nostra Costituzione". Queste le parole di Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Con la riforma istituzionale varata, salvo intese, dal Cdm il presidente del consiglio "sarà chiamato primo ministro. Potrà nominare i ministri. E sostituiremo la figura dei sottosegretari con quella dei viceministri" ha poi aggiunto il premier. "Il 4 settembre ci sarà la definitiva approvazione" del disegno di legge costituzionale per una riforma istituzionale, approvato oggi "salvo intese" dal Consiglio dei ministri. "Il "salvo intese" - spiega il capo del governo - tiene conto della pausa estiva in cui dovremo approfittarne per approfondimenti, dando vita a un tavolo per studiare la formulazione definitiva del testo con i capigruppo, giuristi esterni e tutti i ministri". Con la riforma dell'architettura istituzionale "il presidente del Consiglio sarà chiamato primo ministro e avrà le stesse funzioni e gli stessi poteri dei suoi colleghi europei". Ha poi affermato il presidente del Consiglio, "Assolutamente nella settimana prossima provvederemo alla sostituzione" di Angelino Alfano al ministero della Giustizia. Ha affermato il Cav. Berlusconi racconta di averne parlato con Alfano e aggiunge: "Devo andare da capo dello Stato a formulare la nostra proposta e sono certo che verrà approvata". "Non sono aduso entrare nei problemi delle altre forze politiche, non ho preoccupazioni per il governo e per la coalizione. Abbiamo parlato con tutti i rappresentanti della Lega ed ho avuto modo di conoscere anche la posizione di Bossi con cui ho in programma una conversazione telefonica nel tardo pomeriggio. Ho parlato con Maroni e Calderoli e non c'é nessuna preoccupazione per la solidità della maggioranza". Ha sottolineato infine il premier a chi domandava come sia lo stato dei rapporti con la Lega Nord dopo il voto per l'arresto di Papa.

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