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P4, Bossi: meglio votare per l'arresto di Papa

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Alfonso Papa, deputato ed ex magistrato

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«Meglio votare sì all'arresto», anche se «non ne ho ancora parlato con i miei in Giunta...». Il leader della Lega Umberto Bossi chiarisce così quale sia la posizione del Carroccio su una questione che sta mettendo in crisi la maggioranza: la richiesta di autorizzazione all'arresto trasmessa dal Gip di Napoli nei confronti del deputato del Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell'inchiesta P4 insieme a Luigi Bisignani. La Lega, infatti, fino a stamattina risultava divisa: i deputati più vicini a Roberto Maroni volevano votare "sì" alle manette per Papa; quelli più in sintonia con il capogruppo Marco Reguzzoni propendevano per il "no". Insieme al Pdl.  E sarebbe stato proprio questo il motivo per cui alla fine la maggioranza avrebbe deciso oggi in Giunta per le Autorizzazioni della Camera di non votare. Contravvenendo all'accordo raggiunto ieri con l'opposizione su un voto definitivo in giornata. Ora però l'assicurazione di Bossi potrebbe sbloccare la situazione in vista di domani: quando la Giunta, presieduta da Pierluigi Castagnetti, tornerà a riunirsi alle 12 per vedere se sarà possibile arrivare ad un voto prima che il "caso Papa" approdi nell'Aula della Camera il prossimo 20 luglio. E le ipotesi a questo punto potrebbero essere tre: o il Pdl ripresenta la proposta ritirata oggi in Giunta di votare contro l'arresto di Papa. Ma, dopo la presa di posizione di Bossi, la Lega dovrebbe votare contro. Spaccando il centrodestra. Oppure, il relatore Francesco Paolo Sisto presenta una proposta alternativa nella quale si sostiene che, considerando la 'molè dei documenti depositati ieri sera da Papa, la Giunta non è in grado di decidere perchè non avrebbe il tempo di leggerli tutti visto che il termine massimo che ha la Giunta per concludere l'istruttoria scade domani 15 luglio (da Regolamento ha 30 giorni di tempo a disposizione). Terza ipotesi: l'opposizione presenta una proposta ancora diversa nella quale si chiede invece di dire "sì" alla custodia cautelare come richiesto dal gip di Napoli. Nel pomeriggio si sono offerti di metterla a punto sia Federico Palomba (Idv), sia il capogruppo del Pd in Giunta Marilena Samperi. «Noi, comunque - assicura il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti - un voto domani lo facciamo. Chi lo presenta? Potrebbe farlo anche l'opposizione...». Ma se la Lega votasse con il centrosinistra, dopo la linea dettata in serata da Bossi, per Papa non ci sarebbe più grande speranza: i deputati dell'opposizione sono 10, mentre quelli del centrodestra sono 11. Se i due leghisti, Luca Paolini e Fulvio Follegot, dicessero "sì" ai magistrati, la richiesta di autorizzazione alla custodia cautelare passerebbe con 12 "sì" e 9 "no". Ed è con questa proposta che poi si passerebbe all'esame dell'Aula il 20 luglio. Ma nell'assemblea di Montecitorio si dovrebbero fare i conti con il voto segreto. Se qualche gruppo lo chiedesse, gli equilibri potrebbero cambiare ulteriormente. E il Carroccio, magari nel segreto dell'urna, potrebbe anche esprimersi in linea con il Pdl "salvando" Papa. La verità, si osserva nel centrosinistra, è che secondo il Regolamento della Camera, la Giunta domani (giorno in cui scade il termine per completare i lavori) potrebbe fare una votazione solo nel merito: dicendo o "sì" o "no" alle manette per il deputato del Pdl. Un voto tecnico per dire che in Giunta non si può decidere, e che dovrà essere solo l'Aula a «sbrogliare la matassa», secondo alcuni 'tecnicì dell'opposizione, non sarebbe ammissibile.  

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